L'ospite
Data: 19/08/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: jorabbit42, Fonte: Annunci69
... che la prese con il getto di urina sul viso, sugli occhi. Sara chiuse gli occhi ma mantenne la bocca aperta e Stefano orientò subito il getto nella bocca. “Ti scappa ora?” “Guarda!” e così dicendo tappò il naso a Sara che fu costretta a bere l’orina. Stefano lasciò la presa e Sara riaprì gli occhi spaventati. Ora toccava a me. Ancora non mi veniva, anche perché mi stavo eccitando ed un canale chiude l’altro. Sara mi disse di avvicinarmi e prese a sfiorarmi sotto l’asta, tra i testicoli e lo scroto. “Ora rilassati, devi fare la pipì nella mia bocca… pss pssss psssss!” Venne fuori che il cazzo era un po’ indurito e quindi andò dritto su di lei e un po’ a spruzzo, bagnandola tutta. “Ti prego bevila, bevila…” e questa volta lei avvicinò la bocca, visto che andavo a spruzzo e appena si fu riempita tirò giù un timido ingoio. Non le chiesi altro. Non sarebbe stato giusto, ma cercai di nascondere la mia pietà, temendo di deluderla con questa debolezza di spirito.
La lasciammo a farsi la doccia. Quando uscì, ancora in accappatoio, noi ci eravamo spogliati del tutto e stavamo versandoci del whisky. “Ne vuoi un po’ cara?” “Forse mi serve….” “Non sei pronta?” “Cos’altro mi aspetta?” “Tu che dici?” “Mi sono lavata per bene…” “Allora mettiti qui, alla pecorina”. Sara si mise tra me e Stefano seduti sul divano, di ginocchia a terra, dopo aver preso il cuscino da cuccia per non farsi male sul pavimento. “Guarda Giovanni…” e Stefano iniziò a lavorarla con la mano nella fica. “Vuoi ...
... provare anche tu?”, ma leggendomi nel pensiero “E poi l’inculiamo, tranquillo” Capii che per Sara era meglio e provai anche io con la mano. Fui subito sorpreso della quantità di umori di cui mi riempii, le giravo le dita dentro, quello che io chiamavo “il palloncino” roteandole perché si gonfiasse d’aria. Poi lasciamo fare a Stefano che con mia grande sorpresa vi infilava tutta la mano, sino al polso. Sulle cosce di Sara cominciava a colare del liquido e mi venne istintivo, raccoglierlo. L’accarezzai dalle ginocchia in su e le portai le dita alla bocca per farle leccare i suoi umori. Il loro odore, un po’ acre, stava riempendo l’aria. Volli provare a chiavarla e mi disposi dietro per prenderla. Il cazzo non trovava altro che spazio, era troppo larga. Provai a fare con foga, ma era davvero troppo aperta. Sara si era adagiata di petto sulla seduta del divano, occhi chiusi e silenziosa. “Hai qualcosa che possiamo metterle dentro, prima di incularla? Vorrei sentirla piena.” “Si certo, ho un cazzo di gomma enorme, piace anche a me quando la inculo sentirlo sotto il mio cazzo” Lo andò a prendere e io avevo iniziato ad accarezzare anche l’ano di Sara. Quando Stefano arrivò, stavo provando a sentire le mie dita, il pollice infilato nella figa, ormai dilatata e bagnatissima, e l’indice nell’ano. Stringevo e strofinavo una con l’altra, in mezzo quella parete di carne callosa che separa l’ano dalla vulva. A Sara stava piacendo tanto e anticipava quello che avrebbero fatto i nostri cazzi di ...