1. Il venditore di borse-il secondo incontro


    Data: 21/08/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: MariaLuisa

    ... mi alzò ed infine mi impalò sul suo bastone pulsante di carne calda, alzandomi ed abbassandomi con la forza delle sue braccia e facendomi lentamente penetrare il suo bastone di carne ad ogni discesa. La mia figa si stava dilatando all’estremo, perché così sospesa non riuscivo ad avere un solido punto di appoggio, di cui avevo bisogno vista la dimensione del suo cazzo. Egli allora mi stese sui cuscini sparsi sul pavimento, stese sui cuscini un telino azzurro, mi alzò le gambe in verticale, poggiandosi i miei piedi sulle spalle: in questo modo ero completamente spalancata, la mia figa era tutta aperta in verticale ed egli non pose tempo in mezzo ed iniziò a spingermi il suo randello su per la figa. Mi sentivo spaccare in due, ma mano a mano che egli mi penetrava cominciavo a provare un piacere crescente, intenso, che aumentava di continuo, fino a divenire quasi insopportabile. Lui mi infilava il cazzo su per la figa fino alla bocca dell’utero, spingendolo sempre più su, perché ne aveva una quantità da spingermi dentro, ed io sentivo il piacere sconvolgermi, mentre letteralmente mi sembrava di eiaculare tanto era il liquido che le mie ghiandole del Bartolini producevano all’interno della mia vagina, dilatata fuor di misura da quel palo di carne dalla pelle nera e dalla cappella incongruamente rosata. Il mio godimento si stava avvicinando al limite parossistico, mi scuotevo tutta, a partire dal bacino ed urlavo di piacere finché, quando sentii dentro di me le spinte del cazzo di ...
    ... Abdel che segnalavano l’imminenza della sua sborrata, che fu una specie di eruzione continua, mentre la bocca dell’utero riceveva delle spinte simili a quelle che avevo provato quando avevo partorito, solo che stavolta invece che verso il basso erano le spinte verso l’alto del cazzone di Abdel. La mia eccitazione era tale, l’orgasmo che provavo era così intenso e prolungato che ebbi un lieve mancamento, tanto avevo goduto. Il telino steso sui cuscini era letteralmente intriso dei miei umori, finché Abdel non estrasse il cazzo dalla mia figa. Il profilattico era colmo di sborra, bianca e densa come una crema Chantilly. Io ero stesa sul telino, egli si rialzò, sempre con il cazzo rivestito del profilattico e fece per toglierlo, ma io lo fermai e gli chiesi di portarmi una flǔte di cristallo che era sul tavolo e la bottiglia del liquore di menta. Quando me l’ebbe portate, gli presi in mano il suo cazzo, che stava lentamente perdendo la sua rigidità e gli sfilai il preservativo: era diventato un sacchettino pieno per un bel quarto di sborra, e lo rovesciai tutto dentro il bicchiere, stando attenta a scolarlo bene nel bicchiere, senza perderne una goccia, vi spruzzai dentro un po’ di menta, e quindi mi bevvi il tutto. Era una bevanda dal gusto tutto sommato gradevole, perché le poche gocce di menta avevano tolto il gusto un po’ asprigno della sborra, ed alla fine mi leccai ben bene le labbra, esclamando:” Ed è anche una bevanda energetica!”
    
    Frattanto mio marito non era rimasto ...
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