Il venditore di borse-il secondo incontro
Data: 21/08/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: MariaLuisa
... con le mani in mano, tutt’altro. Anzi le mani le stava adoperando, eccome, per pastrugnare Jasmine, palpandole le tette, titillandole la figa, da cui lei prontamente lo distoglieva, nel timore che una carezza troppo intima le procurasse la rottura del prezioso imene, che doveva giungere intatto fino al matrimonio, per tastarle il culo, infilandole un paio di dita nello sfintere, per saggiarne l’elasticità e la…praticità dell’accesso. Ma anche la ragazza sapeva farsi valere (contava che alla fine della serata avrebbe potuto ricavare qualche cosa per arricchire la sua dote) ed aveva fatto sedere mio marito sul divano, non prima di avergli tolto i calzoncini bianchi: ora il cazzo di Gianluigi, di dimensioni ancora rispettabili, svettava bello duro e Jasmine vi si dedicò con la massima attenzione e dedizione, iniziando un bocchino veramente superbo, segno che aveva maturato in materia una buona esperienza. Mio marito si era appoggiato allo schienale del divano, le gambe divaricate e si godeva in totale libertà il bocchino di Jasmine, che continuava con costanza il suo lavoro, aspirando, succhiando, stringendo con le labbra la cappella e suggendo leggermente il prepuzio: sembrava volesse mangiargli la cappella e chiaramente lo stava facendo godere e si stava avvicinando per lui il momento di sborrare. Infatti pose una mano sulla nuca di Jasmine per dettarle il ritmo ed evitare che si fermasse e le disse:” spalanca bene la bocca ed inghiotti tutto!” Lei annuì e riprese con ...
... rinnovata lena il suo lavoro e con una mano prese in mano lo scroto di Gianluigi ed iniziò a carezzarlo, anche per avere così (quando i coglioni si sarebbero tesi) la precisa sensazione del momento in cui lui avrebbe cominciato a sborrarle in bocca ed essere così preparata. Mancava oramai poco, vidi mio marito socchiudere gli occhi ed il suo corpo irrigidirsi lentamente, mentre Jasmine teneva ben stretti i coglioni irrigiditi tra le dita, finché il suo cazzò prese a sussultare e Jasmine chiuse prontamente la bocca attorno alla cappella per non lasciar uscire la sborra, come ordinatole. Era stata probabilmente abile perché la sborrata di Gianluigi fu prolungata, accompagnata da diversi gemiti e sospiri, finché egli non si rilassò sul divano e Jasmine alzò la testa dal suo cazzo, passandosi la lingua sulle labbra ed aiutandosi con le dita per raccogliere le ultime gocce uscite dal forellino dell’uretra sulla cappella.
A questo punto, dopo il primo “giro”, proposi una piccola pausa rinfrescante. Mentre noi donne andammo in bagno per rinfrescarci culo e figa (raccomandai a tutte di non fare la pipì, avevo un progetto…), i maschi bevvero qualche bibita. Avevo nascosto i superalcoolici e gli alcoolici, a parte il liquore di menta, per evitare problemi per l’uso smodato da parte di qualcuno e il verificarsi di situazioni incresciose. Quando rientrammo nel nostro vasto soggiorno vedemmo che i quattro maschi (erano tutti nudi, con cazzi e scroti pendenti) avevano collocato al centro della ...