Il suo nome è olivier, parte iii
Data: 25/08/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: LoScrittore91, Fonte: Annunci69
... talmente folta e lunga da coprirci, Riccardo e Virginia non ci possono vedere. Entriamo nel bagno dei maschi, un luogo non molto adatto ad una bella ragazza di vent’anni con un vestito cortissimo. Apparentemente non sembra esserci nessuno, una vera fortuna considerando tutte le persone che hanno assalito il locale per pranzo. Il bagno è piuttosto ampio e profondo, oltre che nuovo. Alla nostra sinistra si alternano quattro porte nere, piuttosto piccole, il che mi fa immaginare dei gabinetti piuttosto stretti. Olivier, senza perdere tempo, mira all’ultima porticina.
Lo vedo aprire la porta e sorridere. Faccio un lungo sospiro, rimanendo immobile.
- Vieni, è libero -, mi dice tenendomi la porta aperta.
Cosa sto facendo? Davvero posso spingermi così oltre? Riccardo è di là, che mi aspetta, senza immaginarsi minimamente che la sua fidanzata lo sta per fare cornuto l’ennesima volta. Entrando in quel bagno potrebbe accadere di tutto, ne sono consapevole. In questi due mesi ho desiderato Olivier, ho desiderato quella bestia che si ritrova fra le gambe, ma mi sono anche promessa di non fare più cazzate. Ripenso a quella sera, a quanto ho goduto mentre me lo scopavo. Torno alla realtà, il brusio delle persone e le urla dei bambini sono talmente forti che sembrano voler entrare da un momento all’altro nel bagno. Raggiungo Oliver, ritrovandomi in un ambiente angusto a tal punto da far mancare l’aria. La presenza del water sotto di noi ci ruba ancor più spazio, stiamo talmente ...
... vicini da sfiorarci. Olivier, intanto, chiude la serratura.
Sappiamo di avere i minuti contati, così ci impegniamo per non sprecarli. Ci baciamo con uno slancio incredibile, come due adolescenti follemente innamorati. Olivier è una furia, l’amante ideale, tra un bacio e l’altro lo sento che mi afferra barbaramente il sedere mentre io gli accarezzo il viso.
- Perché non mi fai un lavoretto veloce? -, mi sussurra alle orecchie.
- Vuoi che ti faccio un pompino? -, ribatto a bassa voce. Poi, prima della sua risposta, gli bacio delicatamente il collo arrivando fino all’orecchio.
-Si, ti prego -, mi dice con una voce strozzata dal desiderio, dall’immensa eccitazione che lo sta invadendo.
Tra me e me sorrido, soddisfatta dell’effetto che riesco ad ottenere su di lui.
Oliver poggia la schiena alla porta mentre io, senza perdere altro tempo, mi inginocchio di fronte a lui, sul freddo pavimento del gabinetto.
Sto superando ogni immaginazione, perfino Virginia rimarrebbe sorpresa da quello che sto per fare. La verità è voglio regalare ad Olivier il miglior pompino della sua vita. Non se lo merita, è uno stronzo, purtroppo però non riesco ad allontanarmi da lui. È come una calamita dalla quale non posso liberarmi. Domani starò malissimo ripensando a questa scena, ne sono sicura. Lui mi scaricherà e tornerà in Francia mentre io passerò di nuovo per la stupida che ci è cascata. Spero di sbagliarmi, almeno sta volta.
Di fretta e furia gli sciolgo la cintura, abbassando ...