1. Come parlarne - II Capitolo


    Data: 29/08/2021, Categorie: Feticismo Autore: VB1977, Fonte: EroticiRacconti

    ... timore che costruisse una nuova amicizia con qualcun altro. Ora che il suo abbigliamento metteva in mostra la femminilità che lei aveva sempre tenuta nascosta, i ragazzi le ronzavano attorno molto di più che nel passato. E nonostante lei trovasse sufficienti scuse per dar loro risposte negative, io avevo paura che prima o poi mi avrebbe messo da parte. E questa paura, fece tornare gli incubi. Essi si manifestarono fin dalla fine dell’Estate, mano a mano che il quartiere si riempiva di gente che tornava dalle vacanze. In questi incubi ero in una zona oscura, ed oltre ad essere rinchiuso in una gabbia, non riuscivo ad emettere alcun suono. Gridavo, ma non mi sentiva nessuno. Poi vedevo Debora, sotto un fascio di luce, venire circondata da ragazzi in numero sempre maggiore. Io la chiamavo, ma non mi sentiva. E mentre la chiamavo, di tutti i ragazzi ne rimaneva uno solo, ma sentivo che li rappresentava tutti. Era vestito con abiti scuri e sentivo che aveva intenzioni malvagie. Per qualche ragione sapeva dove io mi trovassi e, guardando nella mia direzione, sorrideva in modo malvagio e malefico. Poi metteva una mano sulla spalla di Debora e la portava via da me. Ogni volta mi svegliavo sudato e scosso e rimanevo inquieto tutta la giornata. Debora notava questa mia inquietudine, ma le ripetevo sempre di non preoccuparsi, che sarebbe passata presto. Tuttavia i sogni si ripeterono uguali, per circa un paio di mesi, poi cambiarono. Quando nell’incubo il ragazzo si voltava beffardo ...
    ... verso di me, iniziai a sentire che oltre a lui, me e Debora, c’era una quarta presenza e vidi che anche lui la percepiva e si sentiva disturbato. Nonostante ciò, il sogno terminava comunque con la stessa scena. Nel corso del tempo però, in ogni incubo quella presenza si faceva più forte, sebbene non si manifestasse. Fu solo verso Gennaio dell’anno successivo, appena dopo il diciottesimo compleanno di Debora, che gli incubi arrivarono all’epilogo. Gabbia, voce assente, Debora, tanti ragazzi, poi un ragazzo solo, come al solito. E fu qui che avvenne il cambiamento. Non avrei mai pensato che un piccolo e semplice cambiamento, avvenuto in un incubo, avrebbe potuto rivoluzionare la mia intera vita. Mentre il ragazzo si voltava verso di me, con il solito ghigno malefico, sentimmo entrambi “la presenza”. D’un tratto ci fu un’esplosione di luce ed apparve una figura, a poca distanza dal ragazzo. Aveva un elmo e un armatura lucente e dalla sua mano si sprigionò un raggio di luce che andò dritto verso il ragazzo e lo consumò, fino a ridurlo in polvere. Poi si voltò verso Debora ed in quel momento sentii che lui provava per lei un amore puro e sincero. Mentre pensavo che lui era il ragazzo giusto per lei, lo vidi piegare un ginocchio, togliere l’elmo e baciarle la mano. Mi venne spontaneo pensare che avrei anche potuto rimanere in gabbia un intera vita, sapendo che un ragazzo con tali sentimenti sarebbe stato accanto alla mia amica e l’avrebbe protetta. Ma lui si alzò e, tenendo Debora per ...
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