1. Il torello vergine


    Data: 11/01/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: orsonaked

    ... bastò fulminarlo con lo sguardo per fargli capire che non doveva rovinare la giornata con inutili questioni. Mi sorrise e con una mossa fu nudo, precedendomi nell'ingresso in acqua come un vero bufalo!
    
    - "Oh bisun, cerca di non fare danni almeno qui" rise Massimo con gusto. Bisun era il soprannome che Francesco si era guadagnato già all'aeroporto di Milano prima ancora della partenza: ogni cosa che lui toccasse ne faceva cadere altre tre! Un vero flagello!
    
    Rimanemmo in acqua un numero di ore imprecisato, giocando a farci di tutto, capriole, schizzi, lotta greco-romana, palla, insomma tutto quello che era possibile fare e nel più totale isolamento: dal momento in cui arrivammo li nessun'altro occupò la spiaggia, era tutta per noi. Solo dopo pranzo una coppia fece capolino ma vedendo tre bestie urlanti, agitare perfino il mare calmissimo, desistettero dai loro intenti e cambiarono zona. Durante i nostri giochi le mani correvano ovunque e i nostri corpi spesso erano appiccicati uno all'altro, per cui innumerevoli volte mi trovai con le mani sulle palle di Francesco o con lui dietro la schiena che mi teneva abbracciato, con il suo cazzo adagiato tra le mie chiappe. In alcune occasioni il cazzo mi diventò di marmo e solo Massimo se ne rese conto, strizzandomi l'occhio e sorridendo maliziosamente, comprendendone perfettamente il motivo ma senza mai farne parola molto correttamente.
    
    Tutte le cose belle, però, come si sa hanno una fine e anche per noi venne il tempo di ...
    ... ritornare all'hotel; fu durante il viaggio di ritorno che guardai Francesco rendendomi conto che era color aragosta acceso. Io e Massimo avevamo consumato un intero flacone di crema solare ma lui si era rifiutato di mettersene anche solo una goccia dicendo che quelle cazzate da donniciole non facevano per lui: risultato? Una volta in Hotel, Francesco piagnucolava per il bruciore, in attesa di fare la doccia, cosi preso a compassione gli promisi una volta lavatosi che gli avrei messo la crema dopo sole. Massimo si vesti in fretta e ci salutò, voleva fare un giro tra i negozi mentre io e Francesco stanchi rifiutammo il suo invito a seguirlo.
    
    - "Allora mi metti la crema?" chiese supplichevole Franceco, completamente nudo e disteso sul letto
    
    Accesi la lampada della notte sul suo comodino per avere una visuale migliore lasciando il resto della stanza nella penombra e preso il flacone della crema mi sedetti sulle coscie di Francesco che cerco di protestare:
    
    - "Oh ma che fai?"
    
    - "Stai bravo, mi fai stare comodo?" dissi senza ottenere replica alcuna
    
    Spruzzai sulla schiena ormai violacea del mio amico una generosa dose di crema che lo fece sussultare e guaire, perchè la sentì fredda e dopo aver posato il flacone con leggeri movimenti circolari della mano cominciai a spalmarla sulla sua schiena rovente. Immediatamente Francesco cominciò a sospirare e mugolare piano e ad ogni passaggio della mia mano sulla sua pelle emetteva un piccolo risucchio di aria; piacendomi, ben presto ...