Complice il torrente
Data: 19/03/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Tue Racconti
Autore: Dapper, Fonte: RaccontiErotici-Club
... l’ombra, ma una parte di me se ne fregava perché non era per quello che quel giorno ero li.
Dopo una mezzoretta lo vidi sbucare dalla curva e il cuore mi balzò in gola e rimasi inebetito mentre con lo zaino in spalla veniva verso me, provai sensazioni diverse, una fu quella di essermi pentito di essere li e l’altra di contentezza che fosse venuto.
Ciao, mi fa piacere vedere che hai ascoltato il mio consiglio, come ti dicevo non c’è nessuno?
Ricambiai il saluto e mentre continuavo a pescare sentivo che stava preparando la postazione, mi voltai vedendo che aveva steso il suo telo poco distante dal mio e stava accingendosi a spogliarsi.
Perché non ti sei levato il costume disse venendomi vicino, siamo soli oggi, come vedi l’ho tolto anch’io.
Lo guardai, aveva il batacchio che gli penzolava già gommoso tra le gambe.
No dissi, lo tengo non l’ho mai fatto e non vorrei che arrivasse qualcuno.
Non preoccuparti che oggi qui non arriva nessuno stanne certo.
Guarda che non devi vergognarti disse, si vede lo stesso che hai un bel cazzo e pure un bel culo, hai pescato qualcosa?
No, oggi non è giornata risposi.
Va bè allora vieni a berti una birra intanto che è fresca, col sole che c’è non lo resterà a lungo.
Come fossi in attesa che accadesse qualcosa sorseggiavo la birra e guardavo l’acqua scorrere mentre con la coda dell’occhio lo vedevo guardarmi e giocherellare col suo arnese.
Incapace di trattenermi sentii l’erezione prevalere prepotente senza che potessi far nulla ...
... per trattenerla e mi voltai vergognandomene.
Ma era evidente che avessi a che fare con uno sgamato perché capì da come mi mossi dicendomi che non dovevo nascondere ciò che è la natura dell’uomo, è evidente che qualcosa ti eccita, lasciati andare e fa che la natura segua il suo corso, poi mi mostrò il suo membro dicendo guarda, anch’io sono eccitato come te e non me ne vergogno, dai togli il costume e goditi questo bel sole.
Mi mise una mano sulla spalla e spinse delicatamente per farmi sdraiare, una volta fatto si inginocchiò vicino prese il bordo del mio costume e mi fece capire di volermelo sfilare e io come in trance sollevai il culo per agevolarlo.
Vergognandomi della mia erezione mi coprii il cazzo con le mani, ma lui delicatamente me le tolse ripetendomi di non avere vergogna.
Mi accarezzò il petto dolcemente scendendo fino al ventre i suoi polpastrelli sembravano velluto e mi vergognai di trarne piacere.
Da sgamato qual’era scese a carezzarmi l’inguine mi sfiorò le palle mentre con l’altra mano mi teneva giù accarezzandomi il petto.
Era piacevole e lo lasciai fare, stavo provando una nuova e bella sensazione e quando la sua mano si strinse sul mio cazzo ebbi un fremito e cercai di sollevarmi, lui mi tranquillizzò e mi disse di stare fermo, poi iniziò a segarmi lentamente.
Ero in estasi e non capivo più nulla, si spostò avvicinandosi ulteriormente, mi prese la mano e se mise sul cazzo.
Era bella la sensazione che provai nel tenere in mano quel grosso cazzo, ...