1. Il boschetto dei porcelli


    Data: 26/04/2020, Categorie: Prime Esperienze Tue Racconti Autore: Fabrizio D.L. Novo, Fonte: RaccontiErotici-Club

    ... Così mi masturbai di nuovo.
    E pensai al suo cazzo e al suo gel bianco, alla consistenza e al gusto.
    Era acre e salato, ma anche con note dolci.
    Poi, pensai a quell'uomo, a quando mi aveva toccato il culo. Forse voleva infilarmi un dito dentro come nei giornaletti.
    Io sapevo che era piacevole. E allora mi leccai quel dito ancora appiccicoso e me lo infilai dentro più che potevo.
    Sarebbe stato bellissimo farselo fare.
    Ma Marco era un adulto e forse avevo capito male. Forse era stata solo la mia fantasia a farmi vedere certe cose. Avevo letto troppi giornaletti ed ora vedevo cose sconce ovunque.
    
    Continuai a passare guardingo per il boschetto nei giorni dopo, sempre più eccitato.
    Avevo anche pensato di andare a casa sua per il gelato, ma ero troppo terrorizzato.
    Non pensavo ad altro, finché, dopo tre giorni, provai a tornare a vedere due giornaletti.
    Fui particolarmente prudente.
    In verità, speravo che tornasse. Sotto sotto avrei voluto che arrivasse e tornasse a palpeggiarmi il culo, magari dentro i pantaloni, magari con un dito dentro...
    I giornaletti non mi prendevano più di tanto perché continuavo a guardare il suo campo.
    Volevo e non volevo.
    La fantasia mi piaceva, l'idea di farmi toccare, magari di sentire in bocca un pisello di un adulto, si. Ma contemporaneamente avevo paura, non di lui, ma di farmi scoprire o... chi lo sa...
    Ad un certo punto, Marco uscì di casa e si mise chino sull'orto.
    Io lo guardavo e pensavo ad un modo di attirare la sua ...
    ... attenzione.
    Volevo che sapesse che se le sue erano state intenzioni, io ero disponibile.
    Ma era sempre un adulto.
    Io però volevo sapere se anche a lui piacevano quelle cose sporche, e cercai di ricordare cosa era successo qualche giorno prima.
    Non ero sicuro, era lontano, ma ero convinto di averlo visto tirare fuori il pisello mentre me ne andavo. Mentre sapeva che lo guardavo.
    Così, super eccitato trovai l'escamotage perfetto.
    Potevo andare sul limite del bosco e fare finta di fare la pipì con i pantaloni giù. Se gli piaceva il mio culo, avrebbe fatto qualcosa, ed io avrei avuto la scusa della pipì in caso contrario.
    
    Così mi misi tra gli alberi e mi abbassai i pantaloni.
    Non accadde nulla.
    Marco continuava il suo lavoro nell'orto.
    Allora mi avvicinai di più al campo, finché il mio sedere non spuntò dagli alberi.
    Ancora nulla.
    Sicuramente mi avrebbe visto da li, ma lui non guardava.
    Allora mi misi di profilo, così avrei visto se avesse alzato la testa.
    Non so per quanto tempo rimasi con il culo fuori ad aspettare, ma ad un certo punto. Marco si alzò e guardò verso di me.
    A quel punto, mi girai lentamente. Avevo il pisello duro e mi avrebbe visto che non pisciavo.
    Rimasi così guardando con la coda dell'occhio.
    Marco era in piedi e con la mano sulla fronte, guardava verso di me.
    Ma non faceva altro.
    Passarono due buoni minuti così.
    Se gli avesse dato fastidio mi avrebbe già urlato dietro.
    E invece rimaneva li. Dritto e fermo a guardarmi. Lasciandomi ancora più ...
«12...789...14»