1. Il soldato


    Data: 16/01/2018, Categorie: pulp, Autore: Tibet

    ... viene presa seriamente in considerazione. Quando mostrano interesse le fanno delle proposte inequivocabili, vuole il lavoro? Si? Ebbene… deve farsi scopare, dimostrarsi disponibile. Tutto si riduce a questo, la cosa è tanto ripetitiva che sembra la normalità. Una ovvietà. Alla fine cede. Si presenta ad un ennesimo incontro, la fanno entrare nell’ufficio del principale. Questi è dietro alla pesante scrivania, un uomo grosso, corpulento. La guarda con attenzione, mostra visibilmente il suo gradimento per l’aspetto fisico di lei e tralascia ogni altro preliminare. Le dice crudamente… -Vuoi il lavoro? Ti prendo come segretaria particolare, avrai un buon stipendio, basta che mi dimostri di valerlo, vieni qui, ti metti in ginocchio, me lo tiri fuori e mi fai un pompino senza far cadere neppure una goccia sui pantaloni…- Le fa cenno di girare attorno e di raggiungerlo. Lei ci pensa ma per poco, la prima cosa che desidererebbe fare è correre via, la seconda quella di mordergli il cazzo così forte da evirarlo, ma è stanca, stanca di lottare. Ormai vuole scegliere la via più facile, la meno faticosa e si adegua. Si mette in ginocchio fra le gambe dell’uomo e glielo libera, lo tira fuori e prende ad accarezzarlo, sta maneggiando un grosso membro scuro con il glande quasi completamente coperto. Spera di riuscire a farlo venire presto e si impegna solo per questo. Lo accarezza, passa la mano sull’asta piena di grosse vene in rilievo, sente sotto la forte nervatura, gli stringe lo scroto. ...
    ... Avvicina la bocca e lo bagna con la propria saliva. Con le labbra spinge sull’asta la pelle del prepuzio e scopre la grossa cappella scura, bagna ancora e prende a lavorarlo con la bocca. Se lo introduce in bocca sempre più a fondo, si stacca e passa la lingua sul frenulo e lungo l’asta. Torna e baciarlo, lo bacia e lo bagna, se lo introduce fino a dove le è possibile e controlla lo stimolo del vomito. Lui, il grosso uomo, è appoggiato allo schienale della poltrona, paonazzo in viso e le tiene la testa con ambedue le mani. La tira a sé per farle inghiottire tutta la sua sbarra di carne dura, le scopa così la bocca, tirandola e allontanandola. Lei lo fa ma senza molta partecipazione. Non è coinvolta. -Come sai succhiare bene! Più di una troia di mestiere! Che bocca hai! Godi il mio cazzo, vero? Ora… fammi venire e bevi tutto! Bevi tutto…!!!- Con rantolo gode e con vari ripetuti getti le riempie la bocca. Le alza il viso verso di se tirandola per i capelli. -Fammi vedere quanta ne ho fatta! Apri la bocca… e fammi vedere!- Lei apre la bocca e gli mostra quanto è piena del suo sperma. -E ora bevila… tutta… inghiotti puttana…- Riceve il posto, inizia immediatamente. Si sente puttana, ma non è una cattiva sensazione. Anzi, le sembra di aver trovato una nuova dimensione. Il suo compito, lo capisce subito, è di essere la troia a disposizione del principale. Il soldato esce come ogni giorno. Ha voglia di scopare al solito, per annullarsi nell’orgasmo, ma si accorge di avere qualcosa ...
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