1. Il soldato


    Data: 16/01/2018, Categorie: pulp, Autore: Tibet

    ... il suo bisogno primario e, questa sera, il sesso non lo attira. Trova la sua vittima, la ragione per la quale la sceglie è molto superficiale, non serve più che sia o che sembri un ufficiale, basta che monti quella particolare antipatia che glielo fa odiare. Lo segue. Lo uccide. Una cosa troppo facile. Ma sarà il suo ultimo omicidio. Una notte, è quasi mattina, lei sta rientrando con la sua macchina da una riunione di sesso alla quale ha partecipato con il suo principale. E’ sfatta… piena di alcol e droga, ha la mente intorpidita anche dai troppi orgasmi che l’hanno sfinita, Il suo corpo mostra tutti i segni delle depravazioni che ha subito. Stavolta coloro che hanno goduto di lei erano davvero tanti, forse troppi. Corre ad altissima velocità percorrendo le strade periferiche della città, stordita come è non si accorge che una figura sta attraversando la strada e la investe in pieno trascinandola per qualche decina di metri. Infine urta con violenza contro un palo della luce e non avendo la cintura sbatte violentemente il capo contro il parabrezza nonostante la protezione dell‘airbag. L’ultimo pensiero del soldato è di essere incappato in una maledettissima mina antiuomo lungo la strada per Vukovar, si chiede… ma perché non l’hanno sminata? Maledetti lecca palle! Ecco cosa unisce le loro vite, ma è solo un attimo quello che condividono, l’attimo della loro morte. Nessuno sentirà la loro mancanza, ambedue sono pedine facilmente sostituibili nel grande gioco della vita. Tibet
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