1. Il soldato


    Data: 16/01/2018, Categorie: pulp, Autore: Tibet

    ... d’altro nella mente. Dopo quanto accaduto nel vicolo buio ha un tarlo che lavora… lavora senza smettere mai, ma quanto successo è in una nebulosa nella quale non vede che contorni non precisi. Non sa definire veramente cosa è successo. Comunque si comanda di non pensare, ha bisogno solo di bere e di una puttana che sappia fargli anche un massaggio. Ricorda una puttana grassa e vecchia, che dopo esser stata scopata alla sua maniera, pesante come era gli si era messa nuda a cavalcioni sulla schiena e aveva usato sapientemente le mani sui suoi muscoli intorpiditi, poi lo aveva fatto girare e si era impalata nuovamente dandogli sollievo. Si ferma in un bar, beve, mangia e si mette alla sua ricerca, la trova, lei è contenta di rivederlo e lo porta a casa sua. Rientra quasi all’alba. Ascolta la sua musica. Prende gli antidolorifici. Dorme. Per lei le disposizioni arrivano presto. Appena posa la borsa sulla scrivania, lui, il suo capo si fa vivo. -Stasera serata speciale. Andremo nel mio appartamento in collina, voglio trovarti bagnata, pronta per essere usata!- Serata speciale? Pensare a cosa le farà, immaginare, la disgusta e nello stesso tempo la agita, la eccita, che vorrà farle il vecchio porco? Non può accontentarsi di una semplice scopata, di un pompino? La giornata passa, non ha nulla di costruttivo da fare, si annoia. Più volte le viene ricordato con frasi sconce cosa lui le farà più tardi. Perché prova questo strano piacere? Il soldato passa la serata e la notte al suo ...
    ... solito. Beve, mangia qualcosa, cerca una donna, scopa per poi tornare all’alba nella sua stanza. A quella di questa sera le tiene forte mani sopra la testa mentre le percuote a mano aperta il seno, poi la possiede con foga. Come fosse una violenza. Gode, divide con lei del fumo, del liquore e poi ricomincia. Torna in stanza, prende le sue medicine. Dorme. Lei invece… all'ora giusta si prepara, si veste da puttana e aspetta. Non ha mai goduto di lui, quale è il piacere che prova allora? E’ davvero strana la sua mente. Si sente malata, sente di vivere un piacere insano. Quando suona scende senza paura né apprensione. Sale in macchina, lui l’abbranca come un orso e le ruba la bocca baciandola, mordendole le labbra, le mani brancicano brevemente il suo corpo e la cercano fra le cosce. Sente le grosse dita penetrarla e spingersi dentro fino al palmo. Poi la sua voce resa roca dal desiderio. -Stasera ti lego… puttana. Ti lego sul tavolo che ho in cucina e ti scopo così… ti scopo fino a sfasciarti…!- Mentre raggiungono la casa in collina, lui muove la mano fra le sue cosce, strofina e penetra, strizza forte il suo clitoride diventato turgido e lei per la prima volta gode fisicamente con lui. Gode di una serie di orgasmi sempre più forti e ravvicinati. Raggiungono intanto la casa, scendono ed entrano sempre con lui che la tiene stretta. Dentro la spoglia, le dice che ora la legherà, lei fa resistenza, non vuole essere legata, non vuole essere in balia della libidine del grosso uomo, ma ...
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