Fantasia dal sito 01 - il camionista dalle puglie
Data: 21/01/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: PattyeFranco
... per cena, un incontro conoscitivo. Lui con il camion non puà muoversi più di tanto, quindi decidiamo di andare noi da lui, c'è un ristorante lì vicino a dove si trova. Naturalmente mi vesto in modo abbastanza sensuale, ma non troppo esagerato, mi metto una gonna appena sopra il ginocchio, con uno spettacolare spacco laterale, naturalmente un bel paio di autoreggenti nere, sopra una camicetta rossa, lasciando in buona visione parte del mio seno, sorretto da un reggiseno a balconcino. Siamo al primo incontro, sono tutta vibrante, nel piazzale vedo il suo camion, lo riconosco bene, da come me lo aveva descritto non era difficile, lui invece non sa con che macchina arrivo. Lo vedo scendere dal Camion impaziente, non lo vedo bene in volto è buio, sono pochissimo in ritardo, ma tanto basta.
Noi con l'auto fingiamo di niente e dico a mio marito di non fermarsi, di mettersi in modo che io possa arrivargli a piedi da dietro, di sorpresa.
Infatti dopo essersi parcheggiato dietro ad un'altro camion, scendo e nonostante i tacchi, cerco di arrivargli da dietro senza farmi notare. Gli arrivo dietro alle spalle e lo saluto, lui con un sussulto, si gira quasi spaventato e con un sorriso mi abbraccia, mi da due baci sulla guancia, poi mi allontana per osservarmi, e mi dice: “proprio come ti immaginavo”, anch'io lo guardo meglio e gli rispondo: “Meglio di quanto immaginavo, non il solito camionista con pancia, ma un gnocco da paura”. Poi si guarda in giro per cercare Franco che era ...
... rimasto nascosto, naturalmente volevo fargli credere in un primo momento che ero venuta da sola, ma poi anche Franco se ne esce e si salutano molto cordialmente.
Andiamo subito dentro il ristorante per cenare, c'era molto da parlare, da dire, ma anche se era solo un incontro conoscitivo, tramite messaggi si era creata una notevole complicità, inoltre mi intrigavano i suoi occhi, il suo accento pugliese.
Mi stavo letteralmente accaldando, finalmente un bel camionista, parla molto della moglie, ma a me intriga sempre di più lui, lo osservo, lo ascolto, ci scambiamo idee, parliamo di tutto, il sesso è lontano dalle parole, non certo dai pensieri. Poi mi dice che la notte si fermerà nel parcheggio a dormire, non vuole guidare nel buio.
La cena è letteralmente volata, ma io sono sempre più vogliosa di trasgressione, di intrigare questo nuovo amico, di giocare con lui, come il gatto con il topo, o meglio con la topa.
Dopo aver osservato Franco, alquanto eccitato anche lui dalla possibile situazione, gli faccio capire in qualche modo, della mia voglia di divertirmi per quanto possibile.
Già per buona parte della cena, ho intrigato Vincenzo (nome di fantasia), lo spacco della gonna aveva messo bene in evidenza, il pizzo delle autoreggenti e parte della pelle bianca della mia coscia.
Naturalmente Vincenzo non osava proporre, era solo un'occasione per conoscerci, senza nessun'altro fine, ma io ormai lo avevo conosciuto abbastanza. Dopo la cena e un buon caffè, mi allontano ...