1. La ragazza del mio amico


    Data: 21/01/2018, Categorie: Tradimenti Autore: setiprendo222, Fonte: Annunci69

    Per amicizia si sopporta la fidanzata dell'amico. Per amicizia si aiuta la fidanzata dell'amico. Per amicizia la si accompagna ad un concerto senza secondi fini...
    
    Finchè non ce la si trova davanti in minigonna...
    
    Michele e Sara stavano assieme da diversi anni, e sinceramente non so come: Michele era mio amico fin dai tempi delle scuole medie, avevamo frequentato lo stesso liceo nella nostra cittadina anche se in due classi diverse, e frequentavamo due università nella stessa città, per cui si può dire che lo conoscessi piuttosto bene. Era un ragazzo sicuramente troppo coccolato dai genitori, e quindi simpatico a modo suo, uno di quelle che deve sempre mettersi un po' in mostra, che anche nel più normale dei confronti deve sentirsi primeggiare.
    
    Avete capito il tipo. Io e gli altri nostri amici comuni rimanemmo non poco sorpresi quando saltò fuori con la notizia che si era trovato una ragazza nella grande città in cui frequentavamo l'Università,Sara, e l'avrebbe portata fuori con noi la settimana dopo. Ovviamente fin da subito ci venne fatto capire come lei fosse la ragazza migliore e più bella di qualsiasi noi avremmo mai potuto avere, ma abituati ormai da anni all'approccio di Michele , ci passammo tutti sopra, d'altronde Michele , un ometto mozzarella con il fiato corto dopo una rampa di scale, si riteneva un gran figo, perciò che Sara fosse una ragazza parecchio carina per davero, ci risultò curioso.
    
    Era abbastanza alta, molto snella e non particolarmente ...
    ... prosperosa con dei bei capelli ricci mori portati molto lunghi, occhi scuri, un discretissimo culetto, e parecchio concentrata sull'essere "carina". Carina con noi emeriti sconosciuti che ci limitammo nell'essere un gruppo di discreti deficienti, carina con Michele a cui diceva sempre di sì e con cui era sempre d'accordo, anche se la serata che voleva fare lui prevedeva la sua presenza come bella statuina a ridere delle sue (orride) battute.
    
    E qui che cominciammo a non capire come stessero assieme: quando li frequentavamo erano sempre in perfetto accordo. Non discutevano su dove andare in vacanza, in che locale uscire quella sera, "quello che vuoi tu a me va bene".
    
    E quando non stavano insieme, non ci azzeccavano niente: almeno, da quel che ne sapevamo noi e dai social network, con i queli farsi i cazzi degli altri è facilissimo, anzi inevitabile.
    
    Ovviamente Sara aveva aggiunto alle sue amicizie e contatti tutti i membri della nostra scalcinata compagnia: e mentre lui condivideva pranzi con gli amici, foto dell'ennesima passione per qualche gioco da tavolo, ritratti del suo cane a valanga, e commenti autoincensanti sui suoi risultati sportivi di qualche app per il benessere, lei era una sfilata di vestiti anche decisamente succinti, serate in locali e discoteche, eventi, brindisi: pareva una che usciva da un locale solo per scattarsi una foto della nuova gonna con cui sarebbe entrata nel locale successivo.
    
    Perciò, tra di noi, ci risultavano una coppia piuttosto ...
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