I tormenti di nonna Marta (parte ottava)
Data: 22/01/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Marco Sala, Fonte: EroticiRacconti
Libera Traduzione Mia figlia Agnese, la più giovane, fu molto felice nel sapere della mia intenzione andarla a trovare per alcuni giorni. Viviamo piuttosto lontane e non sempre abbiamo la possibilità di incontrarci. Conoscendo la mia avversione ai lunghi viaggi, sia treno che auto, mi propose di prendere l’aereo, viste le ormai numerose promozioni che ci sono anche con questo mezzo. Gli confessai la mia paura per il volo e che, nonostante la mia età non avevo mai preso l’aereo ma lei, rassicurandomi, mi convinse. Mentre ero al telefono con lei, consultò in tempo reale in un sito internet orari e tariffe e, nel tempo della nostra conversazione, mi prenotò voli e biglietti. Partenza dopodomani mattina e ritorno la sera di quattro giorni dopo. Durante la nostra telefonata mi guardai bene dal dirle il vero motivo del mio viaggio, ovvero farle confessare i rapporti che aveva avuto con suo padre. Mio marito aveva approfittato delle mie figlie ed aveva avuto un bambino, Leonardo l’amico di mio nipote, da Sabina, una ragazza all’epoca ancora vergine, che era passata a ringraziarmi per l’aiuto che le avevo prestato in un omento di difficoltà. Solo all’idea che quel bastardo, mentre io ero al lavoro, lui a casa si scopava le nostre figlie e chissà quali altre ragazze ancora mi inorridisce. Anche se ormai è passato a miglior vita, in qualche modo dovevo vendicarmi di lui. Prima di coricarmi diedi uno sguardo alla borsa con gli acquisti fatti da mia figlia e da mia nipote. C’erano un ...
... sacco di “giocattoli” sessuali, persino un cazzo con una cintura che aveva delle dimensioni incredibili, per niente umane. Decisi di non provare niente di tutto questo ben di dio, avrei rimandato tutto all’indomani. Nel letto da sola, mi accarezzavo lentamente pensando a quello che avrei escogitato all’indomani, quale piccola vendetta, nei confronti del mio defunto nonché bastardo marito. Il giorno dopo, mio nipote Davide arrivò verso le 5 del pomeriggio. Appena mi vide rimase sbalordito. Per mettere in opera la mia vendetta mi ero vestita, o meglio camuffata da vedova inconsolabile. Tutta abbigliata di nero con anche un velo sul viso. Di fronte allo sguardo confuso del mio nipotino gli dissi: “Non preoccuparti, ti spiegherò tutto a suo tempo. Ora vieni e baciami.” Gli dissi alzando il velo nero che nascondeva il mio viso. “Nonna, che strano vederti così” “Ora andremo al cimitero, alla tomba di tuo nonno, ho qualcosa da fare lì” “Ma nonna, io non amo andare per cimiteri. Pensavo volessi divertirti un poco con me.” “Più tardi, lo faremo più tardi, promesso.” Anche se un poco contrariato dalla cosa Davide, in silenzio, mi accompagnò” Prima di entrare nel cimitero, acquistai un mazzo di fiori da una delle bancarelle all’esterno, quindi mi avviai tra i viali seguita dal mio nipotino borbottante. Prima di arrivare alla tomba di mio marito gli sussurrai in un orecchio: “Davide, lo sai che indosso delle mutandine con lo spacco?” “Oh nonna, non è questo il posto per dirmi una cosa del ...