I tormenti di nonna Marta (parte ottava)
Data: 22/01/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Marco Sala, Fonte: EroticiRacconti
... suo modo di scopare, il suo modo di provocarmi affinché facessi sesso con i suoi amici, fino a spingermi ad andare a letto con il suo caro amico Leonardo. Ad un certo punto, come se leggesse i miei pensieri, mi chiese: “Ma questo giovane uomo non farà per caso parte della sua famiglia?” Stupita dalla precisione della sua domanda gli risposi chiaramente: “Effettivamente si, non so come l’hai indovinato, ma questo ragazzo è il mio adorato nipotino Davide, ancora giovane ma con una grosso attrezzo tra le gambe.” Ridemmo entrambe di cuore. Era curioso come le stavo raccontando i miei segreti quando, neanche due ore prima, nemmeno la conoscevo. Non lo so, ma mi sentivo bene in sua compagnia. “ Sai, è veramente curioso come lei assomigli alla mia amica.” Disse Melania diventando seria di colpo. “E’ lei che tu rivedi in me?” “Fisicamente molto, ma rivedo anche altre cose tipo la gentilezza, la tenerezza e probabilmente, come la mia amica, lei è anche un’ottima.. leccatrice di fica.” Disse lei ridendo. “No, non sono molto esperta in questo campo.” Dissi arrossendo. “Mi scusi se sono stata così impertinente, ma mi sembra di conoscerla da una vita.” “Anch’io ho la stessa impressione, ti va di darmi del “tu”?” “Certo, ne sarei molto felice, Marta.” “Bene, ora raccontami qualcosa di te.” ...
... Melania mi confidò che amava solo le donne, in particolare quelle mature, non le ragazzine sue coetanee ne tantomeno i ragazzi. Da due anni aveva una intensa relazione con una donna sulla quarantina, forse qualche anno meno, con due figli e sposata con un tipo che da tempo aveva abbandonato il tetto coniugale. Aggiunse che era follemente innamorata di questa persona anche se, vista la loro differenza di età, avrebbe potuto essere sua madre. Continuammo a chiacchierare alternando alle chiacchiere gustose risate. Il resto del viaggio passò in modo molto piacevole al punto che ero quasi dispiaciuta quando la hostess annunciò che eravamo prossimi all’atterraggio. Mentre ci allacciavamo le cinture ci scambiammo i numeri di telefono promettendoci che saremmo rimaste in contatto. All’arrivo Melania recuperò il mio borsone e mi aiutò a trasportarlo fino all’uscita. Quando le porte della sala arrivi si aprirono, scorsi in lontananza mia figlia Agnese, subito le feci un cenno affinché mi vedesse. Scorgendomi da lontano improvvisamente il suo volto divenne cupo e sorpreso. Pensai subito che la mia camicetta aperta senza reggiseno mostrasse qualcosa che non avrei dovuto mostrare ma ero sicura che la giacca nascondesse tutto. Di conseguenza anch’io mostrai sorpresa per quell’espressione.