Un fiume di...
Data: 31/08/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: ale-luca74, Fonte: Annunci69
... la scarica di adrenalina fu fottutamente appagante tanto da somigliare ad una sorta di orgasmo e ritrovarmi improvvisamente completamente in tiro e pronto a mettermi in gioco, qualunque fosse quello strano ed imprevedibile gioco.
Resosi conto che non mi ero mosso di un solo centimetro, Marco disse nuovamente sottovoce qualcosa ad Anna che si sfilò il costume e si sedette rivolta verso di me. Iniziarono a giocare delicatamente. Un gioco fatto di tenere carezze. Marco carezzava i seni poi, con una mano posta sotto uno di essi, lo sollevò e lo carezzò sfiorando il capezzolo che divenne subito turgido.
Le mani di Anna carezzavano il torace di Marco spingendosi giù fino all’ombelico e poi sulle gambe. Marco si sfilò quindi anche lo slip e, guardandomi con aria di sfida, avvicinò il suo membro verso il viso di Anna che iniziò a leccare la sua turgida cappella che sbucava a fatica da un velo di pelle che tentava di rivestirla completamente. Mi osservavano entrambi e forse si aspettavano sin da qualche minuto che facessi qualcosa ma, l’adrenalina, oltre ad avermi regalato una incredibile erezione mi aveva pure paralizzato nel mio immenso imbarazzo.
Fu Marco a farmi capire cosa avrei dovuto fare. Mentre Anna aveva preso ad andare su e giù con la bocca lungo l’asta, lui fece il gesto di abbassarmi i pantaloni e poi col pugno chiuso imitò il gesto di una sega e con la testa indicò verso di me così da farmi capire che desiderava che mi masturbassi mentre li ...
... osservavo.
Detto, fatto. Mi abbassai bermuda e slip ed iniziai a masturbarmi.
Ora erano in due ad osservarmi. Marco con le mani tra i capelli di Anna dettava il ritmo del pompino accertandosi che lei fosse di sbieco, tanto quanto basta per potermi guardare mentre succhiava voluttuosamente.
Fu sempre Marco a lanciarmi il successivo invito ad unirmi a loro. Mentre rimaneva immobile ad osservarmi masturbarmi, con la testa fece cenno di avvicinarmi a loro.
Credevo di non saper che fare. Dove metter le mani, prendere o non prendere iniziativa. Anna e Marco la sapevano evidentemente lunga. Senza dire nulla, lei si mise a quattro zampe posizionandosi proprio davanti al mio cazzo in tiro. Lo prese in mano, iniziò a masturbarlo molto lentamente ed osservandomi dal basso vero l’alto, si leccava il labbro superiore alternandolo a morsetti sul labbro inferiore.
Marco ora la stava penetrando da dietro. Io ero così eccitato che rischiavo di sborrarle in faccia ad ogni colpetto su e giù lungo l’asta. Mi ci volle una grandissima concentrazione e tanta forza di volontà per riprendere in mano il controllo della mia eiaculazione. Per evitare di eiaculare troppo presto iniziai ed estraniarmi da quanto stavo vivendo ma tutto quel darsi da fare, tutto quel continuo cambio di posizioni, di situazioni del tutto nuove non poteva che riportarmi alla “dura” realtà.
Quando Marco mi chiese se avessi mai già scopato una donna insieme ad un altro, arrossii per l’imbarazzo immaginando che la palese ...