1. Viaggio in camper


    Data: 29/01/2018, Categorie: Etero Autore: torromato

    ... in quel momento non interessava. Camminava eretta e si sentiva fiera, era una cavalla della scuderia del Paron. Fu in quel cortile e vide il camper per il trasporto, la parte dietro era stata aperta e stavano facendo salire due magnifici purosangue , l’uomo di quella coppia che le avevano presentato li stava fissando, mentre la donna era ferma all’altezza della porta laterale, e le stava aspettando. Ci fu la consegna di quei documenti, una firma per ricevuta…ormai era fatta era stata ceduta per il viaggio, non apparteneva più a Natalia ora era stata consegnata, e la donna prese il guinzaglio e la invitò a salire dentro. Ma prima di salire dentro Natalia si avvicinò a lei, infilò il dito nel collare tirandola a se. I loro volti si avvicinarono, quella donna, la sua “ aguzzina le diede una leccata sulle labbra, una leccata lasciva degna di una pornodiva, poi lei sali il gradino per entrare e una volta dentro ancora scombussolata per quel gesto di affetto ebbe un balzo al cuore, vide la sua gabbia. Dire il vero l’aveva già vista, ma un conto era stata vederla quasi da estranea, anche se sapeva che per il viaggio sarebbe finita li dentro, un altro conto era vederla li, con la portella socchiusa e lei doveva entrarci, prese paura, si impuntò leggermente come quando un animale non vuole andare più avanti, ma il sibilo del frustino e il bruciore simultaneo sulle sue natiche la fece rinsavire e poi le parole….
    
    ” Dentro bestia spicciati e non fare storie”
    
    La convinsero, si ...
    ... mise a carponi e entrò in quella gabbia dove l’unica posizione che poteva avere era seduta o in ginocchio se non distesa, in piedi non poteva stare. Sul pavimento una coperta dove approfittò per distendersi, Vide la porta che si chiudeva, il cloc del chiavistello. Ora tutto era finito, l’animale Clara era in partenza. I saluti, le voci attutite che venivano da fuori, la donna fece un giro attorno e poi all’interno del camper per sentire e controllare le imbragature dei due purosangue che viaggiavano con loro, la rampa posteriore risalì e le porte si chiusero. L’avvio lo scuotimento del motore e il mezzo iniziò a muoversi, ma prima di tutto questo, la donna, l’accompagnatrice mise nella sua gabbia una ciotola piena d’acqua. La guardò con aria di sufficienza e quelle parole che uscirono dalla sua bocca a Clara rimasero impresse nella sua testa…
    
    ”Non sognarti di avere la gabbia tutta per te, forse avrai una compagna o un compagno di viaggio, vedremo durante il tragitto, e non sognarti di sporcare, avverti , ti faremo scendere per i bisogni”
    
    Prese paura, era nuda e dover scendere da quel mezzo per espletare i suoi bisogni forse in pubblico non se la sentiva proprio, non voleva essere trattata come un animale e invece dal linguaggio della sua accompagnatrice era proprio considerata tale. Il mezzo ormai viaggiava, si accorse che entravano in autostrada, la notte era scesa, dal piccolo finestrino intravvedeva le luci degli svincoli autostradali, non aveva la minima idea di dove ...
«1234...7»