I tormenti di nonna Marta (Parte Undicesima)
Data: 01/02/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Marco Sala, Fonte: EroticiRacconti
... aprì le gambe in modo tale da offrire completamente il suo culetto ed il suo buchino ai miei giochi. Colsi l’occasione per togliergli il foulard dagli occhi visto che ormai aveva vinto la sua reticenza ed andava a ruota libera. Non so cosa mi spinse in quel momento a preferire il suo culetto. Forse il profumo di muschio che emana il suo buchino rosa? Rimasi qualche secondo ad ammirarlo, poi affondai due dita nella fichetta bagnata cominciando a masturbarla lentamente, prima di immergere la mia bocca nella sua rosa semiaperta. Tra sospiri e gemiti, soprattutto quando la mia lingua si attivava più energicamente, continuò la sua storia. “Matilde era talmente vicina a papà che le loro labbra si sfioravano. La sua mano si appoggiò sulla patta e cominciò a massaggiarlo impunemente. Rimasi eccitata da quella scena surreale, ed allo stesso tempo gelosa della mia amica. Come poteva osare accarezzare il cazzo a mio padre? Soprattutto davanti a me. Era per sfidarmi od umiliarmi? Matilde si inginocchiò tra le gambe di papà, quindi mi invitò ad avvicinarmi prima di aprire la patta deformata dal cazzo duro. Subito iniziò a succhiarlo con un’avidità incredibile. Lei era veramente brava nello spompinare papà. Papà mi fece segno di avvicinarmi, quindi Matilde mi invitò a sostituirla. Allora non ero molto brava a succhiarlo, Romano me lo rinfacciava sempre, comunque feci quelle che si aspettavano. Succhiai il cazzo di papà.” Nel pronunciare queste ultime parole quasi urlò. Non so perché, ma ...
... sentivo che a questo punto mia figlia stava aspettando una mia reazione. Dopo essermi rialzata le assetai due grossi schiaffi sui glutei. Ciaff! Ciaff! “Ragazza cattiva, questo è quello che ti meriti.” “Grazie mamma, hai ragione di punirmi, sono una vera zoccola.” “Ti punirò più tardi, ora continua la tua storia mentre io mangio ancora un po’ il tuo culetto.” “Quel giorno fu Matilde che finì di succhiarlo. Io, su richiesta di papà, mi masturbai davanti a lui fino a che entrambi non arrivammo all’orgasmo. Nelle volte seguenti papà mi insegnò delle tecniche particolari per soddisfarlo, sia per masturbarlo che per spompinarlo. In cambio lui sapeva come toccarmi ed accarezzarmi per farmi godere intensamente. Matilde e lui erano sempre più complici, spesso finivamo tutti e tre nel mio letto e la mia compagna di avventure si stava dimostrando sempre più perversa e porca. La cosa che giocò a favore di papà è che trovò due ragazze giovani, curiose di avere e fare esperienze con un uomo maturo. Da qui le foto che hai trovato. Tutti ci divertivamo con la macchina fotografica, anche solo per conservare un ricordo personale di un’esperienza particolare. In tua assenza, spesso, c’erano orge in casa nostra. Gradualmente però mi resi conto che la situazione ci stava scappando di mano, tanto che litigai violentemente con Matilde fino a lasciarci, anche perché lei poi frequentava un’altra ragazza. Conseguentemente papà aveva solo me per soddisfarlo, sempre più spesso mi chiedeva di fare sesso ...