1. Il nano elefantino


    Data: 03/02/2018, Categorie: Tradimenti Autore: benves, Fonte: Annunci69

    Quando un paio di settimane fa mio marito mi disse che quest’anno saremmo andati in vacanza in Sicilia pensai che fosse una buona occasione per noi di riprendere il controllo del nostro matrimonio.
    
    Come mamma e casalinga non posso certo fare una colpa al mio lui di essersi tuffati nel lavoro; non ci fa mancare niente ma a me manca colui che ho sposato.
    
    “Due settimane,” pensai, “ci basteranno per recuperare il rapporto”, ne ero convinta.
    
    Per quell’estate preso un costume intero, niente due pezzi; sono una donna formosa e avrei rinunciato volentieri a un po di abbronzatura se questo avrebbe aiutato la mia famiglia.
    
    Il giorno prima della partenza mio marito, come al solito, non poté evitare il lavoro.
    
    In bagno mi dedicai a depilarmi completamente il pube in modo da non avere peluria indesiderata una volta in spiaggia.
    
    Provato il costume notai che mi stringeva leggermente la mia quinta di seno, ma ero sicura che con il tempo il tessuto avrebbe ceduto.
    
    Finalmente pronta, passai il resto del pomeriggio a preparare le valige per me, mio marito e mio figlio.
    
    Arrivati al villaggio fummo accolti da tutti gli animatori presenti che si presentarono a turno e cominciarono ad illustrarci le varie attività.
    
    Il gruppo di turisti era formato da diversi nuclei familiare e non mi sorprese vedere che nell’insieme eravamo tutti coetanei.
    
    “Guarda mamma,” esordì mio figlio mentre distrattamente seguivo il discorso del capo villaggio, “c’è un nano!”
    
    Abbassai lo ...
    ... sguardo e vidi che mio figlio indicava una persona fra gli animatori, seguii la direzione del suo braccio e vidi uno dei lavoranti, affetto da nanismo, alto sì e no, forse un metro e venti osservare mio figlio e salutarlo di rimando con un sorriso sulla faccia.
    
    “Non si indica,” ripresi mio figlio dandogli uno scappellotto, poi feci un cenno di scuse all’uomo che mi rispose con un secondo cenno amichevole.
    
    Lasciati liberi, venimmo scortati ai nostri alloggi: una serie di bungalow tutti uguali bianchi con il tetto giallo paglierino disposti in modo che fossero raggiungibili tramite dei vialetti formati da strisce di cemento circondati da siepi e giardini.
    
    In camera iniziai a mettere a trasferire ciò che avevamo in valigia negli spazi appositi
    
    Mentre lavoravo sul bagaglio di mio figlio, mio marito richiamò la mia attenzione e disse: “Porto il piccolo al mini-club e arrivo.”
    
    “Va bene, “ dissi io continuando a lavorare.
    
    Non appena lui fu uscito accelerai il lavoro e non appena finito mi denudai completamente e mi distesi sul letto in attesa che lui tornasse.
    
    Avevo voglia di fare l’amore e pensai che quella fosse l’occasione giusta per battezzare il letto del villaggio, ma i muniti cominciarono a passare senza che nessuno varcasse nuovamente la soglia. Quindici minuti dopo mio marito mi scrisse che si era fermato al campo da tennis con altri genitori e che il pargolo sarebbe stato occupato al mini-club fino alle 19 per cui, seccata, decisi di mettermi in costume e ...
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