Il nano elefantino
Data: 03/02/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: benves
... trotterellando sulla spiaggia nella camminata che le sue gambe tozze gli permettevano. “Visto che bella giornata?”
Annuii. “Già.”
Quando Andrea raggiunse il lettino i due si mise a chiacchierare poi l’altro se ne andò lasciandoci soli.
Sembrava quasi avesse preferito lasciare campo libero al compagno, cosa di cui non fui proprio dispiaciuta; se avere a che fare con quel nano poteva evitarmi rotture di scatole da altri pensai, tanto valeva la pena sopportare.
Andrea prese una sedia e si sedette accanto a me
Le sue gambe penzolavano lasciando un bello spazio fra piedi e spiaggia.
“Come va stamni Mara?”
“Tutto bene.”
Mi guardai attorno, gli animatori stavano lavorando anche se molti univano il “lavoro” allo stare dietro alle mogli lasciate sole dai mariti.
Un paio mi adocchiarono ma girarono subito lo sguardo, forse, supposi, perché mi trovavo già con qualcuno.
Mi chiesi però se quel fattore fosse da indicare alla disabilità di Andrea o ad una sorta di chissà quale codice.
“Tuo marito?” mi sentii chiedere.
“L’ho incrociato prima all’uscita del cancello, dove andava?”
“A comprare il giornale,” gli risposi.
Rimanemmo a chiacchierare finché non vedemmo tornare mio marito, quando anch’egli ci raggiunse Andrea si congedò dicendoci che sarebbe tornato per il gioco aperitivo e fino a quel momento avrebbe chiesto ai suoi colleghi di lasciarci in pace.
Mio marito lo ringraziò e io gli ammiccai un piccolo sorriso.
Il piccolo animatore ...
... mantenne la sua promessa: a mezzogiorno vedemmo passare uno degli animatori vestito da donna, con un largo cappellone di paglia in testa e una vistosa parrucca rossa urlando: “chi mi aiuta a cambiare il mio bambino? Chi mi aiuta?!!!”
Inutile a dirsi che noi clienti ci avvicinammo a lui incuriositi per vedere cosa avevano organizzati. Con la calca attorno lui continuò: “Aperitivo gratuiti per i primi tre che si offrono!”
La finta donna si trovava alla guida di una carrozzina per neonati, tutti noi ci facemmo più vicini e, una volta trovati i concorrenti, l’animatore fece emergere Andrea dalla carrozzina vestito con un solo pannolone e una cuffietta in testa, lo adagiò sopra un lettino e a turno i tre fecero finta di cambiarlo in modo da guadagnarsi così i coupon.
Chiaramente, sotto il pannolone, aveva un costume a slip ma questo non aveva di certo impedito ai più di divertirsi con quella trovata.
Mentre il gruppo si recava al bar, io feci dietro front per andare al lettino.
“Ne vai a prendere uno anche a me?” chiesi a mio marito che, ubbidiente, si avviò con il portafogli alla mano.
Sola, me ne tornai al lettino in attesa di mio marito.
Mi guardai intorno e vidi mio figlio giocare con gli altri bambini e le animatrici del mini-club, l’ora sul quadrante segnava che era appena scoccato mezzogiorno e che quindi, per rientrare a pranzare, era ancora presto.
Mi adagiai nuovamente e ritornai a prendere il sole sperando di non esser più disturbata.
Ora in ...