Il nano elefantino
Data: 03/02/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: benves
... deflorata dal suo cazzo fuori misura, sovrastandomi per quanto la nostra differenza corporea glielo permettesse.
Con foga, spinto dall’eccitazione, nuovamente prese a schiaffeggiarmi i seni poi, non contento, si accanì sui miei capezzoli torcendoli e tirandoli mentre ansimava sotto di me.
Il mio bacino si muoveva autonomamente, il mio corpo era alla ricerca del piacere, aveva staccato “la ragione” del cervello per dare spazio solo alle emozioni.
Grondavo umori come ormai da anni non era capitato, ero in balia di Andrea, a sua completa disposizione e lui questo lo sapeva.
Volevo sentirlo sopra di me, cambiai posizione andando io con la schiena sul freddo pavimento.
Quel contrasto di calore mi eccitava ancor di più.
Spalancai oscenamente le cosce per indicargli la via, quasi avessi paura che non volesse continuare.
Andrea mi montò letteralmente sopra, afferrò il suo arnese asinino ed entro nuovamente in me.
Mi parve di essere inchiodata al terreno da quell'arnese poderoso, non pensavo né a mio marito né a mio figlio, né al fatto che Andrea non avesse preso nessuna precauzione anticoncezionale, volevo solo godere e basta !!!
Schiava del suo modo di scoparmi irruento, alzai le cosce e le strinsi attorno alla sua ...
... esile figura vogliosa di quella foga selvaggia con cui mi stava montando.
Per la prima volta da quella vacanza il mio pensare non era più rivolto verso la mia famiglia o i miei problemi.
Rimasi lì, sdraiata, a godermi i pesanti colpi del suo cazzo dentro di me mentre lui mi faceva godere doppiamente mentre torturava le mie pesanti tette.
Venni, venni e venni ancora, avevo perso cognizione del tempo, finalmente mi sentivo appagata come donna, ero io al centro dell'attenzione poi...Andrea mi riportò alla realtà
“Sai cosa?” esordì lui. “Voglio farti un regalo…”
“Un regalo?” risposi io mentre entrambi ansimavamo.
“Mmmm… sì, tettona mia…”
Lui continuò a spingere poi, all’apice del movimento puntò i piccoli piedi e gridò: “sborrooo!” mentre i suoi schizzi bollenti si facevano strada dentro di me.
Sentii la mia fica allagarsi di caldo e denso liquido
Lentamente Andrea arretrò, il suo pene rovente uscì da me mentre il suo seme lo sentivo ancora al mio interno.
“Fatti montare anche da tuo marito stasera e vediamo se rimani incinta,” disse lui.
“Chissà,” rispose io scherzando mentre gli facevo l’occhiolino “potrebbe anche darsi…”
La vacanza proseguì ma, per ora preferisco fermare qui il racconto...(to be continued).