1. Cancun, resort - giorno 1 e 2


    Data: 04/02/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: pato3

    ... una cinquantina. Indossava un perizoma bianco sotto il vestitino aderente dello stesso colore. La seconda e la terza erano amiche, stessa età, sulla quarantina, e anche i loro mariti.
    
    "Adesso facciamo un gioco: via le mutande. Altrimenti un bel salto in piscina", disse loro, e poi rivolgendosi a noi: "Siete d'accordo?". E un coro di sì. Le due amiche accettarono contente di togliersi le mutande. Una alzò la gonna e abbassò il perizoma senza preoccuparsi del fatto che tutti stavamo osservando la sua figa. L'altra amica invece abbassò le mutande cercando di rimanere pudica. A quel punto lo speaker la spinse in piscina e rapidamente spinse anche la giovane che non era intenzionata a levarsele. Poi invitò tutti a tuffarsi in piscina. Dopo quel bagno i vestiti bianchi bagnati erano meravigliosamente trasparenti. Per tutti quelli che si erano tuffati i cocktail erano gratis. E l'alcool iniziò a scorrere senza controllo. Anche io e Laura ci eravamo tuffati e presto eravamo ubriachi.
    
    Ballavamo, toccavamo ed eravamo toccati, ci baciavamo. Laura si strusciava su tutti quelli che capitavano vicino. Alla fine era quella messa peggio. Aveva bevuto più di tutti e soprattutto era inesperta rispetto alle altre donne che avevano esperienza pari a qualsiasi pornostar. La mia pura Laura invece era un agnellino in mezzo ad un branco di lupi. Ed io, il suo pastore, avrei tanto voluto ...
    ... darla in pasto.
    
    Così, mentre chiunque toccandola l'aveva lasciata praticamente nuda sulla pista, io davo l'assenso a qualsiasi cosa. Quattro uomini mi proposero di allontanarci con lei. Allora la trascinai con me. Lei voleva ballare ma le dissi che era ora di scopare e così non obiettò. Aveva perso il pareo e indosso aveva solo la canottiera bagnata.
    
    Andammo dall'altra parte della piscina, io mi distesi e lei si sedette sulla mia faccia. I quattro attorno a lei iniziarono a masturbarsi e a metterglielo in bocca. La mia donna era un oggetto, per la seconda volta quel giorno. Senza nessuna gentilezza glielo sbattevano davanti alla faccia aspettando di entrarle in bocca. Sempre senza nessun garbo le strapparono la canottiera e le presero i seni e strizzandoli forte. Presero completamente in mano la situazione. La fecero girare e, sempre mentre io ero sotto inebetito ed eccitato, la misero a pecorina e a turno glielo sbatterono nella figa. L'unica cosa che non riuscirono a fare fu sverginarle il culo. Per il resto se la passarono come una prostituta da venti euro e quando fu il momento di svuotarsi (molto presto) la rimisero in ginocchio e le inondarono il volto. Poi ci lasciarono lì.
    
    Tornammo in camera senza parlare. Lei si lavò la faccia e venne a dormire. Non me ne fregava niente del fatto che aveva ancora sborra addosso. Ci addormentammo abbracciati.
    
    -continua-. 
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