1. Femmina folle


    Data: 06/02/2018, Categorie: Etero Autore: Edipo

    ... stesse chiedendogli una cosa qualunque. Fabio si riscosse, in fondo nessuna donna si era mai spogliata nella sua stanza da letto per andarsene poi con un nulla di fatto. Perché perdere quello che gli veniva dato con tanta facilità? Monica era seduta sul letto e lui le si pose accanto. Iniziarono a baciarsi, le lingue si cercavano curiose. Lei aveva allacciato le braccia dietro la sua nuca e le mani di Fabio le accarezzavano la pelle della schiena e poi scesero sulle gambe. Prese a baciarla sul collo e lei lo lasciò fare, chiudendo gli occhi, stringendolo di più e tenendogli la testa con una mano. Lui scese sul petto e le slacciò il reggiseno, affondando il viso tra un capezzolo e l'altro. Lei si era abbandonata a lui, aveva chiuso gli occhi, inarcata la testa all'indietro. Fabio si liberò della parte inferiore dei vestiti, scoprì il pube che Monica scrutò senza imbarazzo e senza malizia. Si era sdraiata sul letto e si era sfilata il perizoma, aprì le gambe e si preparò ad accoglierlo, mentre lui la baciava dappertutto e con una mano la masturbava. Infine, con agilità e con forza insieme, le fu dentro e iniziò a possederla e a spingere dentro di lei con un ritmo veloce. Lui gemeva, lei sospirava ma non si capiva se fossero sospiri di piacere o altro, ma Fabio li interpretò come un invito ad affondare sempre più i colpi. Il ritmo si intensificò, il godimento del maschio anche, finchè lui venne, ansimando e abbandonandosi sopra di lei che pensava di avere ormai aveva ricomposto ...
    ... i pezzi del mosaico. Aveva trentun anni, era una donna libera ed emancipata, piaceva agli uomini, viveva a contatto con l'alta società, con gente che poteva spendere lo stipendio di un operaio per una cravatta o una camicia, e poi le feste, le vacanze di lusso, non farsi mancare nulla, compreso ciò che non serve, e farsi baciare i seni da labbra avide. Continuare a vivere così, credendo di essere libera, incontrando molti maschi e nessun uomo, contemplando il vuoto interiore di chi si affida all'apparenza...E la disperazione e la noia che aveva letto negli occhi di quel povero attore fallito che aveva ottenuto la facile conquista del suo corpo e cercava le donne solo per inondarle del suo sperma e forse non si era mai dato veramente a nessuna. Se tutto questo aveva un senso, lei non lo capiva più. Quando si fu riposato abbastanza si accorse che lei era andata a ripulirsi e a rivestirsi in bagno. Si rese conto che a lui era piaciuto molto più che a lei e si domandò se aveva sbagliato in qualcosa. Quando lei uscì gli chiese il favore di chiamarle un taxi. "Grazie", gli fece, dopo che aveva telefonato. Aggiunse:"Di tutto." "Di cosa?" "Mi hai aiutato a chiarirmi le idee." "Per quella decisione importante che devi prendere?" "Sì. Se avevo dei dubbi, stasera me li sono tolti. La gente alla serata, poi tu, ora so cosa devo fare." "Bè, auguri, qualunque cosa sia." "Grazie." La accompagnò alla porta, la vide uscire dal portone. Pensò che forse avrebbe potuto farle compagnia fuori fino ...