1. sesso con la zia grassa e superdotata


    Data: 02/02/2022, Categorie: Incesti Tue Racconti Autore: mat pig, Fonte: RaccontiErotici-Club

    ... anche.  Il suo sesso era un figone rosa semischiuso, per prima cosa glielo baciai. La fica, la fica che desideravo da tempo, l’autentica calda fica di mia zia. Qui era entrato per decenni tante volte la minchia  di mio zio e probabilmente nessun altro, da qui erano usciti i miei cari cugini, qui fra poco avrei infilato il mio cazzo e me lo sarei lasciato suggere, succhiare, e lei, mia zia, se la stava facendo baciare e leccare, con  uggiolii di piacere a ogni affondo della mia lingua tra le grandi labbra. “Oh Matteo, oh Matteo, oh bravo, bravo, così alla zia, così”. Mi sollevai e puntai il pene turgido. “Oh sì sì, infilalo dentro che è bello grosso, grosso...” pigolava la zia, e con le dita allargò l’ingresso per farsi penetrare. “Tutto nella mia fica!  tutto” Ed il mio cazzo scivolò senza ostacoli strisciando nell’epitelio dentro la calda e umida vulva. Era fatta, era fatta, l’onesta e bigotta contadina dai grandi seni  che  conoscevo sin dall’infanzia, si stava facendo fottere. E il piacere era doppio, triplo, inconcepibile. Stavo montando mia zia, la sorella di mia madre, impossibile ma vero, stavo ficcando un corpo eccitante, maturo robusto, con cosce bianche, ventre molle e tettone fuori misura, e lei rispondeva, ansimava, spingeva, sentivo la sua  vagina partecipe, non solo affondavo piacevolmente ma avvertivo le contrazioni calde, come un guanto di velluto che massaggiava il glande e l’asta e una bocca morbida che succhiava. Vedevo il mio membro sparire dentro di lei, ...
    ... le grandi labbra protese a serrare l’asta. Uno spettacolo porno senza precedenti. Stavamo senza ritegno cornificando quel pover’uomo di mio zio, e lei stava mandando all’aria 59 anni di vita castigata e onesta, ma guardandole gli occhi sembrava più eccitata e appassionata di me. E insieme indovinando i pensieri reciproci raddoppiammo il ritmo, la foga. Sembrava che i nostri corpi si conoscessero da sempre, mentre ficcavo e le massaggiavo le mammelle,  la zia respirando goduriosamente spingeva e ruotava  il bacino, serrandomi e attraendomi a se con le anche e le mani. Il suo respiro si fece di colpo più pesante. Inarcò la schiena, e urlò “Siii”. E anche io davanti all’orgasmo, avvertì l’impellenza del coito. Sborrai dentro di lei dopo i lunghi singulti del mio membro mi abbandonai sfiancato sul suo corpo morbido. Peccato avrei voluto sfondarti il culo, pensai mentre la stanchezza all’improvviso mi sovrastava. Restammo così per un poco di tempo. Poi sentii freddo e notai che anche lei tremava. “Mettiamoci sotto il piumone zia”. “Ora mi vesto...”. “ E perché? Ancora e presto...”. Ci infilammo nudi sotto le coperte. La abbracciai, “Ora che ti sei tolto lo sfizio, pensi che sono puttana?”. “No zia. Che dici? Avevo tanta voglia di te, e non penso di avere finito”. Lei sorrise stupita e maliziosa. “Ancora?  Avevi tanto desiderio”, constatò. “ Ti sei accorta che ti guardavo le tette?”. Eh sì”. sorrise ambigua “Mi facera arrabbiare se ti portavi Manuela”. “Allora mi è andata bene” le ...
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