1. Nymeria


    Data: 12/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: MastroBaphomet

    ... dolore. E le dissi di andar in bagno, e tamponarli con acqua fredda. Tornò col seno bagnato, ed i capezzoli turgidi. Mi tolsi la cinghia dei pantaloni.�Oggi per te &egrave stata la prima volta per tante cose...adesso anche la tua prima punizione. Sei pronta?�Rispose senza parlare, con un solo gesto del capo. Le feci appoggiare le mani al muro, arretrare il sedere e divaricare le gambe, come per una perquisizione. Era palesemente preoccupata. Presi la cintura piegandola a metà, impugnando cio&egrave le due esrtemità nella mia mano destra. Cinque colpi. Le sue prime cinque cinghiate. Non sarebbero state le ultime, e col tempo devo dire che ha sviluppato una certa resistenza: ora, le lacrime non le scendono prima del ventesimo colpo. Ma due anni fa, la prima volta...non volevo esagerare. Non calcai la mano. Ciò nonostante, quando ebbi finito, Nymeria tremava, e le sue natiche erano rosse. Le dissi di stendersi sul letto a pancia in giù. Sembrò ancor più preoccupata, ma lo fece. Andai in bagno, e tornai con un asciugamano zuppo di acqua fredda. Glielo misi sul sedere. Poi, ridendo:�guarda che non sarà sempre così. Dovrai imparare a sopportarle, anche di più, e senza acqua fredda alla fine, capito?��si Padrone�� e poi, dando un�occhiata all�indietro verso l�asciugamano, aggiunse:�grazie��Stavolta fu il mio turno di sorriderle senza risponderle.Purtroppo la camera che ci avevano assegnato aveva un�ampia doccia, ma non aveva la classica vasca matrimoniale con idromassaggio, quindi ...
    ... dovetti rinunciare a parte dei miei programmi. Ma la serata non era ancora finita. Seduto sul letto accanto a lei, le dissi che era mia intenzione, nell�arco di un mese, farle sperimentare il sesso anale. E che avrei quindi iniziato da subito a prepararla.Le tolsi quindi l�asciugamano dal sedere, le divaricai le natiche, e lasciai cadere un poco di saliva su quel buchetto rosa e stretto. Osservai le mie dita ed osservai le sue.�&egrave meglio se inizi tu. Metti dentro il medio�Esitò. Le accarezzai le spalle. Lo fece: avvicinò il dito medio al suo ano, lo bagnò nella mia saliva, e lo spinse dentro. La osservai. E mi chiesi se anche solo una giornata prima lei si fosse mai immaginata in una situazione simile. Le dissi di togliere il dito ed avvicinai il mio medio alla sua bocca, dicendole di lubrificarlo bene con la sua saliva. Fece del suo meglio, ma comunque quando il mio dito cercò la strada, fece più fatica, era contratta e tesa. Le facevo male, e non era quello che volevo. Volevo che si sentisse rilassata ed a suo agio, che imparasse a vedere la penetrazione anale non come una specie di �intrusione�, ma come qualcosa di naturale e piacevole. Tolsi il dito da lì, e lo infilai quindi in una fessura più confortevole, chinandomi su di lei a morderle il collo. I miei denti e la mia lingua le fecero venire la pelle d�oca sulla nuca e sulle spalle, mentre il mio medio trovava la via sempre più scorrevole nel suo sesso. Quando fu nuovamente ben bagnata, ed il suo respiro rivelava ...
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