1. Nymeria


    Data: 12/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: MastroBaphomet

    ... riaccompagnarla a casa non più tardi dell�una, una e mezza, perch&egrave voleva dedicare comunque la domenica allo studio. Apprezzai l�intenzione, e le dissi di si.Quando scese dal treno, quindi, venne verso di me. L�aspettavo davanti alla mia auto. Non saremmo rimasti lì, quel giorno. Ci salutammo, le aprii la portiera per farla salire dal lato passeggero (aveva la patente da poco, ma non mi andava di farla guidare), e mi misi al volante. Lei era tesa come una corda di violino. Accesi l�auotradio, e la voce di Jim Morrison sembrò metterla a suo agio. Le chiesi della settimana, di come fosse andata con le lezioni, e parlammo del libro che stava leggendo in quel periodo. Quando fu più tranquilla, quando ebbe abbassato le sue difese, la spiazzai.�ora, però, voglio controllare che tu abbia fatto come ti ho chiesto�Per un attimo si irrigidì. Poi mi chiese, incerta:�cosa vuole che faccia?��togli il perizoma� cercai di tenere un tono che non fosse troppo rigido. Volevo che il mio ordine, per quanto risoluto, non suonasse distaccato. Eravamo su una strada provinciale tra la cittadina dove era arrivata col treno ed il paese vicino dove la stavo portando. Ai lati della carreggiata, prati. I conducenti delle auto che incrociammo di sicuro non potevano vedere nella mia.Infilando le mani sotto il vestito e sollevando il sedere dal sedile, abbassò il perizoma fino alle caviglie. Trafficò un po� senza togliere la cintura di sicurezza, lo tolse e lo appoggiò al cruscotto.�ora�?� mi ...
    ... chiese.Rallentai. Le dissi di sollevare la gonna e di socchiudere un poco le gambe. Lentamente, lo fece. Si, l�avevo già vista nuda, ma ora era diverso. Ora stava ubbidendo ad un ordine. Ed ora, come mi aveva detto, l�essere totalmente depilata lì sotto la metteva a disagio, la faceva sentire più nuda della sua nudità.Osservai per un attimo, poi rimisi gli occhi sulla strada, ma spostai una mano sul suo monte di venere. La depilazione non era impeccabile, ma sarebbe migliorata col tempo. Non fui nemmeno sorpreso di trovarla asciutta. Era tesa, comprensibilmente. Rimisi le mani sul volante e le dissi di rimanere così. Riportai nel frattempo la conversazione su temi nei quali si sentiva di giocare in casa. Parlammo dei suoi studi. Rimisi la mano tra le sue gambe, con naturalezza, ed iniziai ad accarezzarla quasi distrattamente.Sentii, mentre mi parlava della tesina che stava scrivendo per la maturità, che la sua voce si faceva incerta, mentre la situazione sotto le mie dita cambiava. Quando tolsi la mano, il mio dito medio era bagnato. Lo avvicinai alle sue labbra perch&egrave lo succhiasse, e rimisi definitivamente le mani sul volante, dicendole che poteva coprirsi. Lo fece, guardandomi però come se fosse dispiaciuta.Finalmente arrivammo dove avevo deciso di portarla. Posteggiai vicino al lungolago.�Ecco�, le dissi, �scendiamo a fare due passi�.Lei guardò il perizoma che aveva appoggiato sul cruscotto, fece per formulare una domanda, ma la anticipai:�No, quello resta lì�.Scesi, le ...
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