Michela e Silvia in un gioco bondage
Data: 13/02/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Hardcore,
Lesbo
Autore: andreaeffe77, Fonte: xHamster
... alle sue osservazioni sulla necessità di modificare questa parte del testo l’ avvocatessa la zittì in modo netto affilando il tono di voce ed avvicinandosi al suo viso. “Decreto 192/05, cara. Punto.” Lei rimase un attimo interdetta, chiedendosi se in fondo non s’ aspettasse qualcosa del genere prima o poi. Giulio annuì dando ragione alla moglie, e questo le parve ancor più incomprensibile, era CERTA di avere ragione su quel punto. Per colmo di apprensione ora Silvia camminava per la stanza e oltre alle carte si era procurata il frustino nero, e vi giochicchiava con la mano sinistra. La sua agitazione interiore raggiunse il parossismo, quei due la stavano ora sottoponendo a un gioco crudele, nessuna possibilità di errore su questo. Ma era così strana quella situazione che nemmeno per un momento lei dal temperamento così battagliero pensò ad alzare bandiera bianca o a rompere quel gioco. Si preparò a una prossima stoccata meditando una controffensiva, ma non vi furono altri screzi e lei diventò via via più silenziosamente nervosa. Ma la pressione del lavoro era tale che non riflettè troppo prima di decidersi a lanciare lei un attacco per saggiare le intenzioni e la forza del nemico. Ma che volevano da lei, provocarle un desiderio nuovo e indurla ad altri sogni come quello della notte passata? A ripensarci la notte scorsa oltre all’ angoscia era sopravvenuto il piacere, ma come centrava tutto ciò con quello che stava succedendo ora? Si alzò per sistemare alcuni degli appunti di ...
... quella lunga causa, e in un momento di impasse si appoggiò al tavolo e partì all’ attacco: “Scusa Silvia, ma cos’ aveva Lisa che non andava? Da come me ne avete parlato tu e Giulio sapeva fare il suo lavoro molto bene qui dentro.” L’ avvocatessa non mostrò segni di sorpresa anche se certo non si aspettava quella domanda, almeno non in quel momento. Continuò a guardarla come fosse sicura delle sue ragioni, e in fondo già le aveva accennato alla vicenda di Lisa in termini chiari. Fu Giulio a intervenire avvicinandosi alle due donne: “Secondo me Lisa aveva il difetto di non essere coerente coi suoi comportamenti. Insomma un giorno era ghiaccio e un giorno luce. Capisci Michela?” Non ebbe il tempo di replicare perché Silvia le tolse il tempo: “Vero caro, l’ incostanza era un difetto di Lisa. Si, era molto scostante.” Terminò la frase rivolgendosi di nuovo a Michela. Ora la guardava come mai aveva fatto prima, sentiva i suoi occhi blu mare trafiggere il suo sguardo attento e non poteva capire il perché, o almeno non un perché razionale. Sentiva ora come un alito gelido sulle spalle, non avrebbe pensato mai di potersi trovare in una situazione di agitazione interiore così forte senza poter addurre precisi motivi. Mentre i secondi passavano il silenzio le sussurrava che quella notte avrebbe avuto gli incubi, e non è detto che un eventuale piacere l’ avrebbe consolata. No non poteva davvero permetterselo, era diventato troppo subdolo quel gioco, la stavano terrorizzando, si. Doveva ...