Michela e Silvia in un gioco bondage
Data: 13/02/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Hardcore,
Lesbo
Autore: andreaeffe77, Fonte: xHamster
... uscirne ad ogni costo. “Forse Lisa portava troppo spesso la minigonna e a te dava fastidio, Silvia? E’ per questo che non è più qui?” La frase le uscì quasi in apnea ma era ancora cosciente. L’ avvocatessa ebbe una lieve increspatura delle labbra e le parve non un sussulto di rabbia ma di compiacimento. Pochi secondi le bastarono per risponderle in tono suadente, quasi da maestrina che riprende l’ allieva indisciplinata: “Oh si cara, era un altro difetto di Lisa questo. Non mi piaceva affatto come si vestiva e, di fatto, si esibiva.” Michela non se l’ aspettava. Avrebbe puntato tutto su una risposta ipocrita, ora si sentiva lei in difficoltà. Non c’ era altro da fare che scoprirle le carte, a costo di perdere la partita. Un suo sguardo fuggevole verso Giulio parve attirare la replica di lui: “Silvia ha ragione, Lisa amava esibirsi anche troppo, e lo faceva con una malaccorta grazia. Sai secondo me la temperanza è una dote, e Lisa ne era sprovvista.” Pensò a Lisa conciata in chissà quali sensuali vesti da meretrice indegna e le veniva da ridere. E si sentì osservata da entrambi, i suoi occhi non riuscivano ad evitare di incrociare sempre più spesso il frustino tra le mani di Silvia, mentre la sua voce non poteva più trattenersi dal pescare direttamente dal suo inconscio ora risvegliato: ”E suppongo che per questi motivi abbiate ripreso Lisa in qualche modo. Voglio dire se gliel’ avete fatto notare”, disse rivolta a lei. “Vuoi dire se l’ abbiamo punita, non ti veniva quella ...
... parola vero?”, la incalzò Giulio. “Beh si…questo volevo dire.” Silvia si mosse verso la scrivania mentre le parlava: “Oh si naturale che è stata punita. Più volte e, almeno da parte mia, con grande piacere. Ma la nostra causa si attarda Michi, non vorrai farci passare la notte qui.” Lei si risedette al pc ma ormai il suo spirito era in tumulto, altro che incubi….Tornò a esaminare quell’ urgente questione di lavoro ma si sentiva quasi straniata da quel contesto, le parole e gli atteggiamenti dei suoi due colleghi l’ avevano messa nella condizione di non poter più rimandare un chiarimento definitivo sulle loro intenzioni. E ora avvertiva di desiderare che ciò accadesse. Non era coinvolto il suo rapporto professionale con loro in ciò, ma solo quella parte di sé che era stata ridestata e spinta ad una curiosità morbosa da ciò che stava accadendo. Via via che la normale conversazione riprendeva piede si sentì invadere da una nuova calma diversa dalla solita, e rilassò le membra allungando le gambe sotto il tavolo e riassettandosi più volte la gonna durante la scrittura della relazione. Percepiva su di sé gli sguardi interessati di loro due e ciò le dava un sottile fremito di piacere. Ora voleva provocarli, irretirli, quella loro finta freddezza la stizziva e la eccitava allo stesso tempo. Nel mentre Giulio e Silvia si scambiavano brevi accenni di disapprovazione sulla lentezza di lei nel redigere la pratica, avrebbero fatto di certo molto tardi di questo passo. Appoggiò la schiena ...