1. Ho tradito il mio ragazzo con un avversario


    Data: 15/02/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Milla90

    ... esplodere. Lo pizzicava e lo accarezzava, mentre i suoi colpi si fecero più radi, ma più forti. Mi stava di nuovo facendo impazzire. Una cosa dovetti ammetterla: non era solo dotato, ci sapeva anche fare. Parecchio.
    
    Poi cambio modo di penetrarmi, e cominciò a scoparmi dal basso verso l’alto, facendomi salire il cazzo nello stomaco. O così mi sembrava. Cercava sempre di uscire quasi totalmente e poi rinfilarlo, e ogni volta che lo faceva, venivo scossa da un godimento che mai prima di allora avevo conosciuto.
    
    Sfinita, appoggiai la schiena al suo petto, portando le mie mani sulle sue tra le mie cosce. Volevo fermarlo inizialmente, ma quell’idea sparì subito dalla mia mente, e cominciai ad accarezzargliele. Inclinai la testa all’indietro, cercando appoggio su una delle sue spalle, inarcando la schiena, permettendogli di scoparmi meglio. Dopo altri due colpi, degni di questo nome, portai le mani dietro la mia schiena e presi a slacciarmi il reggiseno.
    
    - Mi chiedevo quando te lo saresti tolto – disse lui, ansimando.
    
    Io me lo sfilai di dosso e lo lasciai cadere per terra, liberando così la mia terza soda. Ora eravamo entrambi nudi, lui dietro di me, che mi scopava da in piedi.
    
    - Te le dovevi meritare – gli risposi ridendo, stando ormai al gioco.
    
    - Pensavo di essermele meritate qualche minuto fa – così dicendo, portò una delle due mani a strizzarmi i seni e a tirarmi i capezzoli già duri come chiodi.
    
    Io risi anche a quel gesto. Ero euforica, e portai le ...
    ... braccia indietro, cercando di aggrapparmi alla sua testa.
    
    - Non ti bastava vincere la partita oggi. Dovevi anche scoparti la ragazza di un tuo avversario… - gli dissi io, gemendo più forte di quanto pensavo avrei fatto. Sentivo crescere l’orgasmo. Ma non capivo se fossi vaginale o clitorideo. Poi lo capii, erano entrambi contemporaneamente. Una cosa che non mi era mai successa prima. Rimasi talmente colpita che mi spaventai quasi da quello che poteva succedere.
    
    Stavo preparandomi a godere ancora, quando qualcuno bussò alla porta dello spogliatoio.
    
    - Federica! – era la voce di Luca. – Federica sei li? E’ un’ora che ti cerco – altri colpi sulla porta.
    
    Io rinsavii dallo stato di trance in cui ero e temetti che il mio ragazzo aprisse la porto e che ci trovasse lì dentro.
    
    Marco dovette capire la mia preoccupazione, e aumentando la forza dei colpi mi confidò di aver chiuso la porta a chiave mentre cercavo di lavare i miei vestiti, poco prima.
    
    Più Luca bussava alla porta, più io ero vicina all’orgasmo e più l’eccitamento cresceva portandomi in uno stato di libidine superiore.
    
    Quando poi il mio ragazzo provò ad aprire la porta inutilmente, allora Marco cominciò a scoparmi più forte, sempre più forte. Sentivo il rumore dei nostri corpi che sbatteva l’uno sull’altra e solo per mezzo secondo mi preoccupai che qualcuno potesse sentirci, dopo di che non mi importò più di nulla. I due orgasmi arrivarono assieme e questa volta, ci mancò poco che persi i sensi. Caddi in ...
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