1. Ho tradito il mio ragazzo con un avversario


    Data: 15/02/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Milla90

    ... sotto la doccia. Ero tranquilla, seduta a farmi i fatti miei al cellulare, che sentii dei passi dietro di me e poi – Un ragazzo tranquillo, il tuo! – mi girai e vidi quel Marco.
    
    Fortunatamente indossavo gli occhiali da sole, così non poté vedere la faccia di disgusto che avevo in quel momento –cosa vorresti dire? Sei stato scorretto? –
    
    -Scorretto? Perché ho fatto 3 gol? O perché gli ho dato merda per tutta la partita? – continuò lui, con l’evidente intanto di darmi fastidio, toccandosi il pacco attraverso i pantaloncini da calcio.
    
    Dio mio che decerebrato, pensai. Che schifo.
    
    - Senti, non mi interessa. Non l’ho nemmeno vista la partita… - sperai di levarmelo di torno.
    
    Marco rimase piuttosto stizzito, e dopo essersi voltato si girò e si incamminò verso gli spogliatoi, mentre io mi lasciai sfuggire – mezzasega… -.
    
    Marco si rigirò istantaneamente e disse – puoi farmene una intera di sega –
    
    Io senza girarmi risposi ridendo beffarda – ti piacerebbe! –
    
    - Saprei ricambiare, fidati. Almeno staresti con un vero uomo, non un nano da giardino come il tuo ragazzo-
    
    Queste battute cominciarono a stancarmi, ma per il mio modo supponente di fare dovetti avere l’ultima parola – Il mio cuore appartiene già ad un altro –
    
    - Quello scarso? –
    
    - Corri alle docce ragazzino, o non ti rimarrà più acqua calda! – dissi nella speranza di farlo sparire, notando che si stava di nuovo toccando il pacco.
    
    - Questo ragazzino, sarebbe capace di farti felice più del tuo ...
    ... ragazzo –
    
    Io, per tutta risposta, ormai dandogli le spalle e dimentica di questo breve e fastidioso colloquio alzai il dito medio. Pochi secondi dopo lo sentii sbuffare e riprende – ti propongo una scommessa. Io te lo mostro, se non rimani stupita, allora sono pronto ad andare a scusarmi con il tuo ragazzo per quella rissa in campo… -
    
    Io tutto subito rimasi senza parole. Ma convinta di avere davanti un ragazzino troppo sicuro di sé, e volendogli smontare le poche certezze che aveva decisi di accettare. Che sarà mai? Mi chiesi.
    
    - Una cosa veloce – risposi pentendomi già della mia scelta da stupida. In che guaio mi ero cacciata lo scoprii solamente dopo pochi minuti.
    
    - Qui dentro – mi ordinò aprendo uno spogliatoio. Io esitai. – Dai muoviti, è quello delle ragazze, oggi non ce ne sono! – aggiunse, mentre aprì la porta.
    
    Io mi infilai dentro con il cuore che batte all’impazzata, per la paura di aver fatto la scelta sbagliata. Lo spogliatoio non era nient’altro che una stanza di piccole dimensioni con alcune panche e appendiabiti ai lati, poi un muro divisorio con quattro docce.
    
    Mi sedetti su di una panca, poggiando la borsa al mio fianco, e tirando su gli occhiali sulla testa – vediamo di fare in fretta! – ti dico.
    
    Marco rise e rimanendo in piedi davanti a me, senza troppi convenevoli – agli ordini – e si tirò giù i pantaloncini e i boxer assieme in un gesto solo.
    
    Quello che uscì dai pantaloni fu un vero e proprio serpente che pendeva pesante da in mezzo alle ...
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