Ho tradito il mio ragazzo con un avversario
Data: 15/02/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Milla90
... dolermi e a tremare. Fu una sensazione oltre che fortissima anche bellissima. Questo ragazzo mi stava regalando emozioni uniche. Non pensavo che il sesso potesse essere così bello. Mi piaceva anche prima certo, ma quell’orgasmo aprì un portone che era sempre stato chiuso e da esso uscirono molte curiosità e tanta voglia di riprovare lo stesso godimento. Sentii i muscoli uterini contrarsi, e i muscoli vaginali stringersi attorno all’asta perfetta di Marco. Il suo cazzo rimase ben piantato dentro di me, mentre venivo scossa da forti tremiti. Essi cominciarono dalle gambe, e si diramarono al resto del corpo. Quando raggiunsero la testa, sentii i brividi e fui soggetta a pelle d’oca. Mai provato nulla del genere in tutta la mia vita. Le forze però subito dopo mi abbandonarono, i muscoli si rilassarono e le mie gambe cedettero per un attimo. Il mio amante ebbe i riflessi pronti e con un braccio, cingendomi in vita, evitò che cadessi. Avevo le ginocchia molli, e non riuscivo a rimettermi in piedi. Il suo cazzo però rimaneva impalato dentro di me. Lo sentivo pulsare. Doveva essere il suo flusso sanguigno.
- Scusami… - dissi affannata, mentre con una mano mi rimettevo a posto i capelli davanti alla faccia e cercavo di ritrovare un equilibrio. Pensai di essermi fatta una figura di merda di dimensioni mondiali. Una ragazza di 24 anni va a vedere la partita di calcetto del suo fidanzato, e crolla in un orgasmo violentissimo con un completo sconosciuto, avversario del proprio ...
... ragazzo e per di più con qualche anno in meno di lei.
- A qualcuno è piaciuto – disse lui, donandomi un altro bacio sul collo. A suo modo pareva affettuoso dopotutto.
Io cercai di ricompormi e di riguadagnare un po’ di credibilità – non mi era mai capitato nulla del genere -. Feci fatica a parlare, perché le parole quasi mi si strozzavano in gola per l’affanno che avevo. Il cuore mi scoppiava nel petto.
Lui scoppiò in una sonora risata, ma sentivo che il suo cazzo rimaneva duro dentro di me. Immobile, impassibile. Una lancia di marmo dentro il mio utero.
- Resti li? – gli chiesi, mentre lo fissavo tramite lo specchio davanti a me.
- Ah scusa, pensavo ti piacesse – e mentre lo diceva, cominciò a sfilare l’uccello da dentro di me. Lo sentii scorrermi lungo tutto l’utero, sembrava non finisse mai. Poi proprio quando stava per uscire, con un colpo di reni me lo rinfilò dentro di colpo. Altri brividi percorsero la mia schiena e le mie braccia, e i miei occhi si chiusero – Ancora? – gli chiesi ansimando.
- Io devo ancora finire dolcezza – rispose lui, infilzandomi di nuovo.
Stavamo scopando, ormai non c’era più dubbio. Se prima poteva sembrare una cosa capitata quasi “per caso”, ora era sicuro che stavamo facendo sesso. Ma io ero consenziente o no? Non lo capii subito. Non almeno fino a quando, pochi colpi dopo, lui non mi infilò le mani tra le gambe e cominciò a giocare con il mio clitoride. Sembrava che andasse a fuoco, ora che lo stava toccando. Sembrava dovesse ...