Ho tradito il mio ragazzo con un avversario
Data: 15/02/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Milla90
... gambe di quel ragazzo. – Dio mio! – mi sfuggì questa esclamazione, che ovviamente lui prese come complimento, oltre ai miei occhi sgranati.
- Cosa ne dici? -
- Sembra una lattina di cocacola – non sapevo cosa rispondere per il troppo imbarazzo, e così spiegai il primo paragone che mi veniva mentre guardavo il più grosso uccello che avessi mai visto. Non fraintendetemi, non ho visti molti in vita mia. Avevo avuto in totale 4 ragazzi compreso Luca, fino ad allora. Ma l’uccello di quel ragazzino, anche se moscio sembrava già ben più grande di quello del mio ragazzo e dei miei ex.
Marco rise della mia descrizione – ho avuto due soddisfazioni oggi. Ho battuto quel cretino del tuo ragazzo e ora so anche di averlo più grosso di lui –
Evidentemente era nell’età puberale quando i maschi riducono tutto alle dimensioni del proprio pisello, ma non si poteva di certo dire che a fare certi paragoni avesse torto.
- I tuoi compagni di squadra non hanno sensi d’inferiorità mentre vi fate la doccia? – gli chiesi, cercando di portare il discorso su qualcosa di ironico e che nel frattempo lui si ricoprisse.
Invece per tutta risposta si sfilò la maglietta rimanendo completamente nudo davanti a me. La sua pelle era bianca come il latte e con qualche pustola qua e là, mentre il sudore che imperlava il suo petto . Doveva essere davvero tanto più giovane di me.
- Loro? Fanno battute, ma ad alcune delle loro fidanzate non spiace affatto, credimi – aggiunse, mentre cominciò a ...
... toccarselo.
Lo avevo proprio davanti agli occhi, perché continuai a rimanere seduta, mentre lui rimase nudo in piedi davanti a me. Pareva una proboscide e sembrava che pesasse parecchio. Non ne avevo mai visto uno così grosso in vita mia. L’uccello tra le mani del ragazzo, sotto costante stimolazione, cominciò ad ergersi, diventando prima dritto e poi curvandosi verso il soffitto. Le vene cominciarono a gonfiarsi e a dilatarsi, l’uccello comincio a gonfiarsi più di quanto avessi previsto. Era spaventoso ed io rimasi a fissarlo in contemplazione.
- Toccalo… - mi disse.
- Ma no! Sono fidanzata… Hai vinto la scommessa e ti ho già detto che madre natura è stata generosa con te! – mi giustificai. Di certo non avrei toccato l’uccello di un completo sconosciuto, nonostante la curiosità di capire che effetto facesse avere un cazzo di quelle dimensioni tra le mani.
Dopo aver sbuffatto ricominciò – mettimi alla prova dai –.
La situazione stava sfiorando l’inappropriato. Anzi, a ben pensarci, lo avevamo già superato. Ero chiusa in uno spogliatoio vuoto, con un completo sconosciuto, più giovane di me, che mi mostrava orgoglioso i suoi genitali.
- Ti ho detto di no… Il mio ragazzo mi starà già cercando! E fatti una doccia, che puzzi… - gli intimai di lavarsi, perché l’odore del suo sudore cominciava a darmi alla testa. Oltretutto da quando gli si era rizzato quel palo sentivo un odore ancora più forte ed intenso. Probabilmente viste le sue doti abnormi sudava parecchio nei ...