1. Il ricatto 5


    Data: 16/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: nh-paul

    ... esitazione.
    
    “Sei stato bravo e domani sono certo che ti comporterai bene, perciò ora voglio che mi dici quello che desideri che io ti faccia o che tu vuoi farmi. OK?”
    
    “Hai detto che volevi fare l’amore…” disse Michele deluso.
    
    “Come prima? E non ti farà male?”
    
    “No, se tu fai piano e mi dai i baci…”
    
    “Va bene…” e andò a sedersi sulla sponda del letto.
    
    “Corrado… prima posso chiederti una cosa?”
    
    “Quello che vuoi, te l’ho detto no?”
    
    “Non ti arrabbi?”
    
    “No!”
    
    “Quando tornerà mio fratello… gli dirai di non tormentarmi più?”
    
    “Certo… te l’ho promesso. Fa parte del nostro patto!”
    
    “Allora si!”
    
    E lo raggiunse, ma invece di stendersi, si spogliò e gli si mise in grembo, nella posizione in cui Corrado lo sculacciava.
    
    “Perché vuoi che ti sculacci?”
    
    “Ti prego… solo un poco…” e lui non seppe resistergli.
    
    Il culo portava ancora i segni delle cinghiate ed era un po’ arrossato, perciò lo colpì con molta attenzione. Subito Michele cominciò a muoversi a disagio e lui lo fece rimettere in piedi.
    
    “Adesso basta… questa volta non le meritavi. Sono un anticipo per il futuro!”
    
    “Si… ma a me piacciono e me lo fanno diventare duro in un modo strano… che mi piace di più.”
    
    “Vieni…” e se lo fece sedere su una gamba. Lo coccolò, mentre il piccolo gli pose il capo nell’incavo del collo. L’accarezzò sulle gambe, gli sfiorò il pisello, le palle e scese sotto fino a lambire il buco. Michele sospirò.
    
    Era ancora allargato dalla scopata appena fatta e il dito ...
    ... scivolò dentro senza problemi. Gli stimolò le pareti del retto, cogliendone gli umori.
    
    “Tu ce l’hai grosso…” mormorò Michele.
    
    “Anche il tuo diventerà così quando avrai quindici anni.”
    
    “Davvero?”
    
    “Ne sono sicuro!”
    
    “Me lo fai vedere?”
    
    Si alzarono e Corrado si spogliò mentre lui non smetteva di guardarlo ed ammirarlo.
    
    “Posso toccarti?”
    
    Glielo prese senza attendere la risposta e l’accarezzò, poi gli fece un accenno di sega, per provare l’ebbrezza di condurre di guidare, di possedere un attrezzo grande come quello.
    
    “Mettiti sul letto…” gli disse Corrado “non a pancia sotto, mettiti supino!”
    
    Gli andò fra le gambe e gliele sollevò, poi puntò l’uccello contro il buco e lentamente, con attenzione e prudenza gli scivolò dentro per una strada che per quel giorno aveva già percorso e si capiva da come era larga.
    
    Michele teneva gli occhi chiusi, pareva un angelo. Corrado si sorprese a pensarlo. È un pensiero blasfemo, si disse, poi, mentre affondava dentro di lui, si convinse che era davvero un angelo quello che lui stava possedendo in quel momento, perché gli stava dando felicità. Con dolcezza si avvicinò all’orgasmo, seguendo anche l’eccitazione dell’altro che lo precedette di pochi secondi. La cosa nuova di quell’amplesso fu che poterono baciarsi per quasi tutto il tempo, anche se questo procurava un’aggiunta di dolore a Michele, perché per raggiungere la sua bocca Corrado doveva piegarsi e, avendolo grosso, forzava un poco il buco.
    
    Ma erano baci, in ...
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