1. Legata Per Caso


    Data: 22/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mia Sempre

    ... Immobile, dritto e ben piazzato sulle gambe leggermente divaricate, era ora scalzo davanti ai miei occhi tenendo una mano ferma sul fianco sinistro e nella destra il suo scudiscio lasciando che mi gustassi pienamente la sua erezione. Esplodeva fiera appena sotto un filo di pancetta che mi fece capire quanto egli amasse ogni forma di piacere della vita, il suo cazzo appoggiato sul folto pelo curato, era lì duro, grosso, con le vene che pulsavano il sangue fin su alla cappella resa viola e lucida dall’eccitazione, ne ero certa perchè dal buchino sulla punta vedevo uscire una goccia del suo intenso piacere e percepivo i piccoli movimenti provocati dai muscoli e dai nervi in tensione. Indossavo ancora la maschera con la ball gag in bocca che unita a quella visione mi faceva sbavare la saliva dagli angoli delle labbra e faceva colare di piacere anche la mia parte più intima. Senza distogliere lo sguardo da me si allontanò girandosi di spalle volle farmi gustare anche le sue belle natiche, andò così a passo deciso verso una delle librerie dove oltre ai tanti libri ai vecchi dischi in vinile, vi erano anche alcuni più moderni CD ne scelse uno accuratamente, mi sembrò ci impiegasse un secolo, si spostò leggermente per metterlo nello stereo posto accanto ad un vecchio giradischi, schiacciò il tasto play, alzò il volume al massimo e prima che partisse la musica era già al suo posto, fronte a me. Ero davvero persa, ma spostai per qualche secondo lo sguardo per notare che intanto gli ...
    ... altri ospiti si intrattenevano guardandoci e toccandosi gustando le leccornie miste ai sapori dei loro sessi. Mi ripresi immediatamente quando sentì partire dallo stereo i primi “ BUM bum BUMbum” i primi battiti, le prime note di “ The Dark Side Of The Moon “ dei Pink Floyd e capii che musica avesse messo colui che ormai sentivo sempre più il Mio Signore, almeno per quella notte. Non esitò oltre e con la fascetta in pelle nera posta in punta al suo scudiscio raccolse un pò della mia saliva che usò per scendere poi liscio fra i seni, vedevo la scia che lasciava, brillare alla luce delle candele, scese ancora passando sull’ombelico dove si soffermò girandoci intorno ed entrandovi un pò, a quel punto pensai tra me e Me che ora sarebbe sceso ancora verso il mio piacere, ma era perfido e risalì d’improvviso scoccando una sferzata rapida ma non troppo violenta proprio su uno dei miei capezzoli durissimi, ebbi uno scatto improvviso d’istinto, che fece sobbalzare la sedia a cui ero legata , bloccando il Mio Signore, ma non si spostò di un millimetro da me, si fermò solo il tempo che gli fu necessario per capire che mi stesse piacendo ciò che mi faceva, gli bastò guardarmi un attimo, per poi infliggere un’altra sferzata sul secondo capezzolo che mi strappò un grido soffocato dalla ball gag. La musica continuava, sentivo “Hey You” amplificata dalla forma del salone ma udivo anche in lontananza i gemiti degli ospiti, che vedendo come il Padrone riuscisse a farsi obbedire, si erano ormai ...
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