1. Legata Per Caso


    Data: 22/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mia Sempre

    ... lasciati andare a veri e propri amplessi, intanto io percepivo la pelle del frustino che mi accarezzava il pube, con dei movimenti lenti e verticali solleticava il mio pelo rasato e curato fino a sfiorare il clitoride per poi risalire di nuovo al monte di Venere, mi parve che questa bellissima tortura fosse infinita, quando portò d’improvviso il suo strumento tre le mie gambe costringendomi ad aprile con dei colpi rapidi tra le ginocchia. Legata, aperta e abbandonata ero completamente esposta agli occhi degli ospiti affamati e allo sguardo attento del Mio Signore che sorrise quando sentì partire dalle casse la versione di Roberta Flack di “Killing Me Softly” , intonò anche un breve accenno del ritornello quando passò la pelle dello scudiscio tra le labbra del mio sesso, ormai completamente bagnato, tanto che, quando dopo averci giocato un pò ritirò il suo arnese lo vide ricoperto dei miei umori. Lo posò tra le mie cosce ordinandomi di non muovermi, sentivo le pelle appoggiata alla mia fica quando andò alle mie spalle e mi slacciò la maschera sfilandomela dolcemente che poi gettò ai piedi di un vecchio, seduto su di un divanetto poco di stante, che la raccolse immediatamente passandosela sul suo membro eccitato seppur di piccole dimensioni. Ritornò tra le mie gambe, riprese veloce il frustino e lo ripassò là dove poteva trovare il mio succo, ne raccolse quanto più potesse per poi portarlo alla mia bocca premendo forte la punta sulle labbra costringendomi così ad aprirla, ...
    ... per poi spingerlo fino in gola finché non ebbi un conato, a quel punto lo ritrasse e poi disse “ Quanto è buono il gusto della Mia Subitrice?” lo riportò ancora una volta tra le mie cosce spalancate prendendo altro di quel delizioso nettare, ma questa volta fu lui a leccare la fascetta di pelle e gli sfuggì un “ mmmmmmm” proprio sulle note di “Piece Of My Heart” di Janis Joplin. Credo che gli piacque molto il mio sapore perché si liberò dello scudiscio intriso del mio piacere gettandolo tra le gambe di un’invitata, come fece poco prima con la maschera. Poi accadde una cosa che lasciò tutti stupiti, me compresa, si sistemò alla mia destra appoggiandosi su di un ginocchio e tenendo la gamba sinistra più alta in modo che gli fu possibile essere alla giusta altezza per potermi toccare con la mano. Il Padrone inchinato con le dita a scavare dentro una novizia destabilizzò gli invitati in particolare la Signora a cui poco prima aveva gettato il frustino, la quale si stava per avvicinare a noi, ma non le fu possibile poiché venne bloccata con un solo sguardo, restò ferma ma la sentii chiaramente dire queste parole :” Il Padrone in ginocchio a toccare e leccare non è ammissibile, non ho pagato per vedere questi giochetti da principianti!”. Mi guardò dritta negli occhi da quella posizione inconsueta per un Padrone, tolse le dita da dentro di me, se le succhiò avido, poi rialzandosi si chinò leggermente sul mio viso e mi stampò un bacio veloce che sapeva di me e della sua saliva, ero ...
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