Legata Per Caso
Data: 22/02/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Mia Sempre
... estasiata. Si alzò, si girò verso la Signora che fu così sfacciata e la raggiunse in tre passi, appena si trovò abbastanza vicino le diede un ceffone sul viso che la lasciò a bocca aperta e aggiunse in tono perentorio :” La Signora era stata avvisata che se non avesse in qualche modo gradito la serata così come IO la gradisco..” e udii un secondo ceffone “ avrebbe potuto lasciare la mia Locanda, ora si accomodi all’uscita le verrà rimborsato il costo dell'ingresso buona serata!” concluse così con un gesto a indicare la via d’uscita. Appena fu certo che La Signora avrebbe eseguito il suo ordine si accertò che nessun altro avesse obiezioni esitando ancora un minuto prima di tornare da me. Riaccese anche la musica che aveva nel frattempo interrotto e quando si trovò in piedi di nuovo di fronte a me udii l’inconfondibile voce di Nina Simone che interpretava “ Don’t Let Me Be Misunderstood”. Questa volta non si abbassò il Mio Signore ma restò lì e probabilmente si accorse che mi passavo la lingua sulle labbra, forse un po per la sete provocata dalla ball o forse dalla voglia che avevo di bere direttamente dal suo cazzo, perché fece un cenno ad una delle cameriere, la quale lo servì immediatamente e a testa china del suo solito calice di rosso, appena se ne impadronì si mise a gambe divaricate e in piedi fra le mie cosce, con un colpetto delle sue gambe mi obbligò a stringere le mie in modo che si potesse mettere alla giusta distanza dalla mia bocca, con la mano mi spinse la testa ...
... allo schienale della sedia, voleva essere certo di poter gestire la mia voglia, con il calice ben stretto mi disse :” Hai sete piccola Mia?” risposi solo con un cenno affermativo del capo, si avvicinò quel tanto che bastava ad avere la sua cappella sulle labbra :” APRI!” non servì dire altro, cominciò a versare lento del vino sull’asta dura che lo portava direttamente alle mie labbra assetate, la lingua raccoglieva quel dolce nettare misto al denso sapore del suo cazzo, ero davvero incontenibile quando d’impulso cercai di spingermi con la testa per ingoiarlo più avidamente ma quel gesto non venne gradito perchè si allontanò da me dicendo :” Non essere golosa ed impaziente non lo sopporto qui comando io!” credevo di aver sbagliato qualcosa e di averlo perduto perché mi stava slegando i polsi dalla sedia, mi sembrava anche fosse arrabbiato per come lo faceva rapido e violento, appena fui libera mi sollevò in piedi tenendomi da un polso, liberò il tavolino da tutto ciò che vi era riposto sopra con un solo gesto e poi mi ci sbattè sopra con il viso tenendomi ben ferma, il mio culo era ora esposto al suo volere e al suo bisogno di punirmi. Non perse un attimo e mi diede un sonoro ceffone sulla natica che mi tolse il respiro, poi mi accarezzò delicato ma prima che potessi gustarmi quella carezza mi colpì l’altra natica due volte di seguito, sentivo bruciare la mia carne e la sua voce che mi chiedeva :” Hai capito cosa succede se non rispetti il mio volere? “ feci cenno di si con la ...