1. Pamela tra me, il cameriere ed il cuoco


    Data: 24/02/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: IlGrandeBaboomba

    ... Pamela, poi le ordinai di spompinare i due cazzi in alternanza, facendo la pecora per terra; ripresi il cellulare e mentre filmavo mi godetti la scena. La mia zoccola succhiava avidamente, per terra, nella cucina di un ristorante, i cazzi di un cuoco e di un cameriere. Ma volevo scoparla ancora e sapevo che la sua fica stava gocciolando, sapevo che non potevo lasciarla senza darle il mio cazzo anche li; allora rimisi il cellulare a terra, di modo che riprendesse dal basso la scena. Mi posizionai dietro di lei, senza inginocchiarmi a terra, ma semplicemente posizionandomi su di lei; le lasciai scivolare l’uccello nella fica, era un lago, iniziò a mugolare ed io a scoparla come meritava. Le schiaffeggiavo le chiappe, le spingevo alternativamente la testa sui due cazzi, poi la schiaffeggiavo ancora sulle natiche. Mi sollevai per qualche secondo sfilandole il cazzo dalla fica, poi mi riabbassai su di lei, ma questa volta per farmi nuovamente il suo culo; i miei 20 cm scomparvero nel suo sfintere, le avrei davvero spinto anche le palle dentro, lei era impazzita, provava ad ingoiare i due cazzi contemporaneamente, ed io intanto giocavo con i suoi buchi. Le passavo il cazzo dal culo alla fica e viceversa, senza tregua, prima uno, poi l’altra, sempre più in profondità. Sentivo i nostri due nuovi amici godere sempre più, si guardavano ed i loro occhi sembrava che si dicessero “ma cosa ci è andato a succedere oggi, ma questa puttana chi sarà mai?!”. Avevo capito che per loro era già ...
    ... troppo, non avrebbero retto ancora a lungo, decisi allora di dare a Pamela il premio che meritava. Mi sollevai e chiesi ai due amici di fare la stessa cosa; sistemai il cellulare nuovamente sul ripiano accanto a noi e guardai Pamela; era ancora in ginocchio per terra, aspettava i miei ordini ed io non esitai, “mettiti in ginocchio troia, voglio che ritorni a tavola dopo aver bevuto un litro di sborra e con le labbra ancora sporche bacerai il tuo Ivan”. Lei mi sorrise, si sollevò rapidamente, sembrava sculettare come un cagnolino felice per il premio che aspetta dal proprio padrone. Si sistemò a favore di videocamera, mi guardava con quella faccia da porca che conoscevo oramai troppo bene, in quel momento esistevo solamente io, anche se i cazzi che stavano per esploderle in viso erano tre. “Devi tenere la lingua da fuori, sei la mia cagnetta in calore, bocca ben aperta e lingua in attesa”; guardai Flavio e Michele, “e voi cercate di essere precisi, non sprecate il vostro sperma, deve finire tutto in bocca alla nostra troia”. Erano eccitati ma al tempo stesso sbalorditi, i loro cazzi erano duri, i loro visi rossi, le loro gambe tremolanti; ci mettemmo tutti intorno a Pamela, cazzi nelle mani e gambe divaricate. Iniziammo a segarci, ma sapevamo che ci sarebbe voluto davvero poco; lei era stata brava a portare la nostra eccitazione a picchi altissimi, e come prevedevo dopo pochissimi secondi Flavio lasciò partire un primo schizzo che terminò la sua corsa tra i capelli di Pamela. Il ...