1. Storia di Hélène


    Data: 26/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com

    ... disinvolto: “… Marco è un maiale … vero? ...”.
    Hélène fece cenno di sì con la testa, e ripose via il suo telefono; allorché Chiara, intendendo alleggerire un poco la situazione, riprese con tono scherzoso: “Non ci fare caso, io lo so cosa ti scrive … ma a te piace veramente venire trattata così ?!?...”; “Così … come? ...” domandò Hélène, che nel frattempo stava scivolando nel baratro della vergogna e teneva lo sguardo basso; “… voglio dire … così come ti tratta lui, tu lo sai cosa voglio dire …”.
    Hélène continuò a fingere di non capire, ma oramai la situazione era divenuta fin troppo imbarazzante, ed allora ella decise di aprirsi, ed alzando lo sguardo rispose: “No, non mi piace davvero per niente … digli di smettere per favore”.
    Chiara sciolse tutto in una risata leggermente indisponente, e prendendo la mano della sua amica, le disse sottovoce: “…non ti preoccupare, il cane che abbaia non morde …”. Hélène non conosceva per nulla questo modo di dire e non comprese affatto il significato di quella frase. Ma per sua fortuna, in quell’istante ella ricevette una provvidenziale telefonata da parte di sua madre, che attendeva con non poca apprensione, di sapere come fosse andata la sua prima prova d’esame; ciò pose fine a quella conversazione così fastidiosamente intima ed imbarazzante, e le consentì di finire il suo tè in santa pace.
    Quella sera Hélène andava servendo un paio di tavoli, uno occupato da una coppia di giovani fidanzati che la trattavano con fare davvero ...
    ... sgradevole e atteggiamento irrispettoso, ed un altro animato da un gruppo di allegre giovani, sicuramente straniere, molto probabilmente anche esse frequentanti la stessa Università.
    Hélène entrava ed usciva dalla cucina, e a seconda dei piatti che le avevano ordinato, veniva servita da Adrian oppure da Gheorghe; il terzo cuoco di nome Ivan s’era licenziato da alcuni giorni, e adesso i due lavoranti romeni erano rimasti là dentro a faticare da soli; il signor Mariano aveva deciso di non sostituire il più anziano dei tre - gli incassi non stavano andando molto bene diceva, a giustificazione di questa sua scelta.
    Adrian era quello che batteva la carne, e preparava delle bistecche piuttosto ricche e abbondanti; Gheorghe era invece quello che preparava i primi, i contorni e le insalate.
    Nel frattempo, Hélène serviva il tavolo delle giovani studentesse, assai vivaci e rumorose nonostante la loro sobrietà; una di loro parlava il francese, ed intuendolo dall’accento di Hélène, le rivolse la parola nella sua stessa lingua. La cameriera, che era stata lungamente istruita sulla necessità di non esibire troppa confidenza coi clienti, rispose in modo sommesso e poco entusiasta. Ripresero così a parlare subito tra di loro, e Hélène intese come colei che poc’anzi le aveva rivolto la parola, la andasse adesso descrivendo alle sue amiche in termini assai poco gentili.
    La ragazzotta, nel frattempo, fece nuovamente il suo ingresso in cucina; era stanca e appesantita, quella sera i due tavoli le ...
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