Storia di Hélène
Data: 26/06/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Tue Racconti
Autore: helene89@mail.com
... vorrei alzarti quella gonna …”.
Nonostante i due ragazzi avessero fatto in modo di sedersi lì vicino per essere serviti da lei, la fortuna volle che fosse Veronica quella sera ad occuparsi di loro. La solita Elle comunque prese Hélène da un lato, e senza tanti giri di parole le disse: “Io credo che tu hai troppe distrazioni quando lavori … devi ignorare gli uomini … non guardarli, perché non sei pagata per questo … hai capito …?!?”.
Ma Hélène si muoveva tra i tavoli della sala, con la mente assolutamente confusa. Era fortemente condizionata dalla loro presenza, ed andò avanti a grande fatica fintanto che quelli non decisero di andarsene, dopo avere regolarmente pagato il conto alla sua collega.
“Non mi piace come ti muovi sei una grassona … mettiti subito a dieta sennò ci penso io” fu il regalo finale di Marco, al termine di quella lunga serata indimenticabile.
Trentesimo episodio
Il professor Martini annunciò le modalità della prova d’esame, che sarebbe cominciata di lì a poco, la mattina del mercoledì 4 di febbraio: Hélène se ne stava seduta nelle ultime file in alto a destra, accanto a Chiara, e stava letteralmente tremando di paura, mentre lo ascoltava; il suo livello di preparazione era infatti del tutto insufficente.
Il compito scritto assegnato a Hélène aveva come oggetto lo spazio pubblico, un tema trattato a lungo durante le lezioni, e che la ragazza belga aveva mandato a memoria per bene. Scrisse tutto quello che ella ricordava, con svariati errori ...
... calligrafici e senza particolare ordine. Riuscì tuttavia a completare la sua prova e consegnò il manoscritto firmandolo con il proprio cognome. Altrettanto fece Chiara, e subito abbracciò Hélène, felicitandosi con lei per essere riuscita a consegnare il proprio lavoro in tempo utile.
Uscirono dall’edificio e decisero di andarsi a bere un tè in un elegante bar qualche isolato distante. In quel frangente un nuovo messaggio giunse sul telefono di Hélène.
Chiara la guardò con occhi vivaci pieni di complicità, erano già sedute al tavolo in una sala ovattata e silenziosa. Poi prese a dirle: “Che fai non lo leggi ?!?...”; la ragazza belga temeva che la sua amica intendesse vedere coi suoi occhi, quello che Marco andava scrivendole.
“Andiamo, guardalo!”, la esortò, mentre Hélène sentiva le gambe tremarle sotto il tavolo, ed il ventre ingrossarsi.
“Facciamo così …”, riprese nuovamente la biondina, “adesso tu lo leggi senza dirmi nulla … e io mi limiterò ad osservare l’espressione del tuo viso …”; e si mise a ridere di gusto.
“Che fai allora?” insistette. Allorché Hélène si decise ad estrarre il telefono dalla borsetta; e continuando a tacere tutta quanta, si apprestò a leggere il messaggio. Vi era scritto: “Questa sera si festeggia … o devi essere bacchettata…?”.
Hélène ristette immobile con sguardo inespressivo.
Chiara dovette comprenderlo subito, che quel messaggio non le aveva causato esattamente un sentimento molto piacevole, ed aggrottando le ciglia domandò con fare non proprio ...