1. Storia di Hélène


    Data: 26/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com

    ... quel suo sguardo duro e aggressivo, le disse: “Adesso apri bene le cosce e statti zitta e muta… se non vuoi che ti apra pure il culo …”.
    Il viso di Hélène era bianco e delicato; se solamente Adrian fosse stato un personaggio normale, e non un uomo grezzo e inelegante, avrebbe anche potuto innamorarsi di lei in quell’istante; era tenera ed innocente come una bambina, con le gambe divaricate ed i collant divelsi che le erano rimasti sotto alle ginocchia, come due miseri calzettoni trasparenti.
    E la vagina nel mezzo, schiusa come una bocca morbida, adornata dalla sua peluria nera e soffice, era finalmente e nuovamente bagnata.
    Allora appoggiò rapidamente la testa del pene, dopo averlo schiuso di nuovo e masturbato per qualche piccolo istante, e fu ad un passo dalla sua membrana sottile. Dopodiché fece un piccolo movimento indietro, e poi infine piegandosi in avanti, con un unico colpo forte e deciso, la sprofondò.
    
    Hélène fu subito un lago di sangue, che le colava sulle lenzuola del letto e sui polpacci avvolti da quel che restava, delle sue calze color carne. Adrian le montò sopra, con il ventre appoggiato alla pancia di lei, ed iniziò a spingerla sempre più a fondo, senza alcuna pietà per il suo dolore e per tutto il sangue che le stava cadendo giù.
    Hélène a quel punto provò a respingerlo con la forza, adoperando anche le unghie nel tentativo di farlo allontanare; finì anche per afferrargli i capelli, tirandolo via per la testa; ma quello andava avanti ...
    ... imperterrito, sbattendola in mezzo alle gambe con il suo mattarello solido e rigorosamente compatto.
    Prese a gemere come una cagna, ululando al ritmo di quelle fitte lunghe e dolorose, via via sempre più lente, finché non fu vinta ancora una volta, ed iniziò ad avvertire il brivido salirle lungo la schiena: era l’orgasmo in arrivo, inatteso perché preceduto da quei minuti interminabili di dolore.
    Ma Adrian glielo negò, estraendo il pene che era un nerbo interamente ricoperto di sangue, rosso come un pezzo di carne cruda. Glielo appoggiò sulla pancia, laddove la gonna nera già la ricopriva con la sua ombra; poi riprese a masturbarsi, come se tutti quei minuti ininterrotti di sesso non fossero stati ancora sufficienti a procurargli il piacere di cui egli aveva bisogno. Ed infine prese a schizzare fuori tantissimo sperma, sulla pancia e sulla veste rigirata di Hélène, inondandola tutta quanta, per alcuni secondi davvero lunghi ed interminabili. Le prese la mano e la costrinse a completare l’opera, imponendole di continuare a masturbarlo, tutto sporco com’era e fino all’ultima goccia, lasciandolo vuoto ed esausto.
    
    La abbandonò così riversa sul letto, con le cosce ancora aperte divaricate, ed un lago di sangue in mezzo, ed il copriletto di lanetta grigia completamente imbrattato. Hélène aveva ripreso a piangere, e si teneva una mano sul viso mentre con l’altra, quella che aveva adoperato per masturbare Adrian, provava invano a levarsi tutto lo sperma appiccicoso di dosso. Piangeva e ...
«12...122123124...186»