1. Storia di Hélène


    Data: 26/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com, Fonte: RaccontiErotici-Club

    ... Chiara non indossava null’altro al disotto dei suoi collant, ed una striscia sottile di peluria color castano chiaro, si liberò subito dinanzi agli occhi eccitati del suo fidanzato; che in quel frangente, avendo la mano sinistra libera l’affondò direttamente tra le cosce di lei, facendola docilmente inarcare in avanti.
    A quel punto Chiara si volse leggermente indietro con la testa, liberando le proprie labbra da quelle di lui, e ripreso un attimo il fiato sospirò: “… siete due maiali … lasciatemi”.
    Marco interruppe quella lunga tortura, prendendole un braccio ed iniziando a trascinarla via con sé: Chiara fu così tutto ad un tratto liberata dall’assedio di quelle tastate insistenti e volgari, e seguì il suo ragazzo, piegata sempre in avanti e con la gonna sollevata; Costanzo si rassettò i pantaloni e prese a seguirli, aveva capito come Marco intendesse adesso passare ai fatti concreti.
    La trascinò nei pressi d’un basso tavolino in legno, adornato da eleganti imbottiture in pelle, che si trovava dinanzi alla parete opposta, circondato da un divano dall’aspetto piuttosto antico ed austero. Quando fu lì vicino, Marco prese la sua ragazza per ambedue le mani, sollevandole con grazia come se intendesse invitarla a ballare, e fece in modo che ella poggiasse le ginocchia su quel tavolino basso e scomodo. La biondina lo lasciò fare, montando sopra quella specie di piedistallo, con la gonna sempre alzata per bene; Costanzo guardava la scena sorridendo ed attendendo il proprio ...
    ... turno, aveva compreso come Marco volesse prendere la sua ragazza per primo.
    Quella s’era già accomodata con ambedue le ginocchia disposte sul tavolo, leggermente divaricate, e le mani aperte e gentilmente poggiate lungo l’imbottitura; Costanzo notò la peluria di colore quasi rossastro e la sottile fenditura tra le cosce sul didietro, sotto la trasparente e delicata velatura dei suoi collant. Scelse subito di liberarsi dei pantaloni e delle scarpe invernali, restando in un maglione scuro a pelle, con una mutanda grigia mostruosamente rigonfia sul davanti.
    Marco fissò il suo amico per un istante, e si mise a ridere; mentre Chiara già iniziava ad ansimare e a deglutire, voltata di spalle, con tutti quanti i capelli biondi riversi sul lato del viso, e la nuca leggermente piegata in giù; era già pronta per venire sprofondata dai suoi due uomini.
    Marco espresse un cenno d’intesa verso Costanzo, invitandolo a passare dall’altro lato del tavolino; poi, prima ancora di spogliarsi o di togliere le calze alla sua fidanzata, decise di tenerla ferma con entrambe le mani sulle spalle, lungo il suo soffice maglioncino di lanetta bianca. Costanzo le fu davanti, a pochi centimetri di distanza dal viso; solamente a quel punto Chiara ebbe una reazione istintiva di autentico rifiuto, e voltandosi verso il suo fidanzato sussurrò: “…lasciami, sei un vero porco … lasciami…”.
    Ma quegli, in preda ad un vero e proprio spirito sadico e perverso, le teneva ferme le spalle, e ridendo le disse: “Hai voluto ...
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