1. Storia di Hélène


    Data: 26/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com

    ... dietro, le stesse che non aveva mai più indossato dopo quel giorno sfortunato; erano le mutandine che le aveva regalato Edina.
    Scelse un paio di lunghi calzettoni neri, che le arrivavano fin sopra le ginocchia: si rimirò pertanto nello specchio, aveva una canottiera bianca un tantino stretta, il triangolo della mutandina sul davanti e le due calze nere che sembravano quasi dei collant; si volse di spalle e rivide di colpo la scena della festa, quando era ritornata in camera sua dopo le botte. Ebbe un fremito e nemmeno si rese conto, che con quei bei calzettoni e quella mutandina, benché la carne abbondante le uscisse di fuori da tutte le parti, il suo aspetto era a modo proprio, anche un tantino attraente e provocante.
    Jeanne si era chiaramente accorta, che Pascal le piaceva, e quindi glielo aveva fatto notare; fu pertanto con grande imbarazzo, che Hélène salì sul tram diretta verso Le Carré. 
    Durante il breve tragitto, la ragazzotta pensava tutto il tempo a quello che le sarebbe potuto accadere; si ripromise più volte in modo solenne, che non avrebbe accettato di partecipare ad alcun gioco promiscuo con loro. E soprattutto, spergiurò a sé stessa che avrebbe immediatamente fatto ritorno a casa, in caso di pericolo.
    Si sentiva scoppiare dentro ai pantaloni, e poteva avvertire benissimo il tessuto ricucito e spesso che la stringeva, sui glutei freddi e scoperti. Era la prima volta che provava una sensazione così strana: era come se fosse nuda essendo invece perfettamente ...
    ... vestita; faceva fatica ad abituarsi.
    Scese dal tram ed imboccò la stradina in cui si trovava l’appartamento di Pascal; avrebbe potuto ripensarci e tornare subito a casa: ma intanto avanzava lentamente, e senza alcuna risoluzione fu davanti al citofono; Jeanne le aveva detto di suonare al numero nove, e così fece. La porta si aprì quasi istantaneamente, senza che nessuno dicesse nulla.
    Al pianerottolo trovò Jeanne che l’attendeva, mentre la porta del monolocale di Pascal era ancora chiusa; la biondina era vestita con un tubino nero aderentissimo, senza cappotto e senza calze: era evidente come si fosse già acchittata per bene lì dentro, prima di uscire ad accoglierla. Sorrise ad Hélène e le confidò che Pascal l’aveva chiusa fuori di casa da dieci minuti, come punizione per essere stata una bambina cattiva. La ragazzotta ristette incredula, ma subito Jeanne le fece intendere che era uno scherzo.
    Spinse la porta che si aprì, rivelando al suo interno una situazione di totale caos e disordine, ben differente rispetto alla sera di Capodanno. Pascal era seduto sul divano e guardava la televisione con un bicchiere di cognac in mano.
    Hélène si tolse il cappotto grigio rimanendo con la sua giacchetta blu e la canottierina bianca tutta stretta di sotto; salutò Pascal non senza timidezza, e stavolta quegli le sorrise: sembrava soddisfatto di vederla lì in quel momento.
    Aveva disposto due sedie nei pressi del divano, laddove la sera di Capodanno erano invece stati ammucchiati diversi ...
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