Storia di Hélène
Data: 26/06/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Tue Racconti
Autore: helene89@mail.com
... fasciava tutta quanta, e per la prima volta in quella stagione, decise di non indossare per nulla le calze; era infatti una giornata caldissima di pieno sole. Per completare il tutto, optò per una camicetta ed una piccola giacca di colore bianco. Si era resa tutto sommato abbastanza elegante.
Jeanne lungo la strada le sorrise; stava seduta su una panchina con le gambe accavallate ed il telefono all’orecchio; aveva portato i propri vestiti di ricambio nello zaino: non appena Hélène se ne rese conto, realizzò di essere stata presa in giro ancora una volta; era abbastanza ovvio, infatti, come Jeanne si fosse preparata per quell’incontro fin dalla mattina.
Mentre erano in tram, Hélène osò comunque domandarle quale fosse il perché, di quella richiesta inattesa; la biondina rispose senza esitare, dicendole a bassa voce: “Non lo facciamo da domenica, e stamattina c’era di nuovo la grassona che gli ronzava attorno … mi ha telefonato dicendomi che aveva una necessità impellente, di vedermi”.
Trovarono non una, ma due sedie disposte davanti al divano, leggermente girate l’una di fronte all’altra; la luce era bassa ed un disco di musica jazz faceva il resto, rendendo l’ambiente soffice ed intrigante. Lui le accolse vestito unicamente nei pantaloni della tuta, era già a torso nudo.
Quando Hélène lo vide, con il petto leggermente muscoloso in bella mostra, ebbe l’ennesimo scatto dentro il ventre, e si rese conto di quello che provava: era un istinto forte ed irrefrenabile; osservò la ...
... sedia sulla destra, e vide che la telecamera era stata disposta per bene, nei pressi del cuscino.
La signora Dominique, nel frattempo, stava parlando al telefono col signor Eric; aveva appena appreso che quegli si sarebbe trattenuto a Bruxelles per una notte ancora, e sarebbe stata la terza di fila.
Dopo avere affrontato le faccende ordinarie, intraprese il discorso relativamente ad Hélène. Gli riferì di quanto aveva trovato nei suoi cassetti, del suo strano comportamento nella circostanza di quel pomeriggio; infine, gli diede conto della bugia che la figliola le aveva raccontato.
Il signor Eric commentò in modo asettico, sussurrando per non farsi sentire, dal momento che si trovava in un luogo di lavoro: “Secondo me, anche tu adesso dovresti farlo… so che è tua figlia … ma se non lo fai, in modo deciso, poi sarà troppo tardi per correggerla”.
La moglie scosse il capo, e rispose: “Proverò a parlarle”.
“Sai se si vede con qualcuno?”, riprese il signor Eric; e la moglie rispose scuotendo nuovamente la testa: “Ho controllato il suo diario e non ho visto niente di diverso o di strano”. Poi aggiunse: “Ma non mi piace affatto quella sua amica, Jeanne; non so realmente dove stessero andando, e non capisco per quale motivo Hélène si sia dovuta cambiare prima di uscire; certamente non dovevano comperare nessun regalo perché il compleanno della loro compagna è già passato; era stranamente imbarazzata e misteriosa”.
“Telefona alla sua amica tra un’oretta, ti dirò come si fa a non ...