Storia di Hélène
Data: 26/06/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Tue Racconti
Autore: helene89@mail.com
... fatto spesa con Edina alle Galeries, comperando tutto ciò che le occorreva ed anche qualcosa in più. Il cassetto della biancheria intima della ragazzotta si riempì infatti di mutandine sottili e reggiseni con il balconcino, di vari colori. La signora Dominique si accorse che alcune banconote erano sparite dal suo portafogli e rovistando nei cassetti della figlia, poté constatare le novità.
Prese Hélène da parte con aspetto leggermente severo e le disse: “Ho visto che hai prelevato diversi soldi, e ho visto che cosa hai comprato … non sei ancora una ragazza tesoro, ma forse è arrivato il momento di dirti due parole, sugli uomini e su come funziona il mondo”. Non poteva nemmeno immaginare, ciò che Hélène aveva già imparato.
La mattina di un giovedì, all’uscita della scuola, Pascal non c’era; Jeanne si avvicinò alla sua compagna con il solito sorriso sornione, e le disse: “Mi ha chiamato e ci sta aspettando, telefona a tua mamma e dille che hai da fare”.
Hélène era sempre puntuale e non voleva affatto abusare della pazienza della madre; nelle ultime settimane era finita sotto osservazione per via dei risultati scolastici, e delle spese per il proprio guardaroba. Disse di no con garbo, ma in cuor suo sapeva che non sarebbe bastato, e che avrebbe ceduto.
Concordò unicamente con la sua amica, di tornare a casa per cambiarsi, dal momento che non si aspettava quella proposta e che non aveva indossato nulla di speciale. Jeanne sulle prime si mise a ridere, ma poi la affondò ...
... dicendo: “Voglio rivedere quello slippino provocante della tua festa, oggi quel coso ce lo mostri di nuovo, vero?”. Si riferiva evidentemente, non tanto alle mutandine, quanto al loro non troppo nobile contenuto, e la battuta non piacque affatto ad Hélène.
La biondina abitava piuttosto lontano, ed allora scelse di accompagnare l’amica fin sotto casa, avrebbe atteso nei pressi che lei si cambiasse. Hélène salì le scale senza dire nulla a sua madre, ma fu proprio quest’ultima ad interrogarla mentre era sulla porta di camera sua; le domandò dove avesse intenzione di andare dal momento che era rincasata da poco. La scusa che Hélène aveva preparato non la convinse affatto; le aveva raccontato di dover incontrare Jeanne e Nicole per andare a comperare un regalo per Sonia. La signora Dominique avrebbe successivamente scoperto, sbirciando nel diario della figliola, che quel compleanno era già trascorso da tre giorni; avrebbe preso nota della bugia e ne avrebbe parlato col signor Eric.
Noncurante del pasticcio in cui si era cacciata, Hélène aprì il cassetto della biancheria intima; le sovvenne l’urticante richiesta di Jeanne, di indossare le stesse mutandine della festa, e decise solennemente che non l’avrebbe fatto. Ma ne scelse un paio nuovo, bianche e caste sul davanti, con un filino che si allargava in due curve leggiadre all’altezza della vita, dalla parte del sedere: lasciandolo così completamente libero ed esposto allo sguardo.
Vi aggiunse una gonna di tessuto grigio chiaro che la ...