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Storia di Hélène
Data: 26/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com
... leggermente la gonna che le si era scomposta; colui con cui aveva ballato fu avvicinato da André, il quale nell’assistere alla scena, aveva meditato su come impartire ad Hélène il suo tradizionale rituale previsto per tutte le diciottenni. La festeggiata intravide i due che parlavano, e all’improvviso sentì il sangue raggelarsi dentro le vene, mentre l’uomo di nome Vincent faceva cenno di no con il viso; non voleva prestarsi a quello stupido gioco. André sembrava insistere, e nel frattempo il suo interlocutore era stato raggiunto da un secondo uomo meno giovane di lui, un collega con il quale si trovava assieme: a costui vennero subito riferite le intenzioni bizzarre di André per animare il seguito della festa; anche Sonia si mosse incontro a loro, e ridendo di gusto si sbracciava rigirandosi diverse volte verso il centro della sala. Fu proprio Sonia a farsi strada in mezzo a tutto il drappello degli invitati, mentre la musica andava avanti e qualcuno ancora non aveva smesso di ballare; Hélène ristette immediatamente, un istante prima di sentirsi dire nell’orecchio, che era arrivato il suo turno, di sottostare al rituale delle diciottenni. Doveva per forza stare al gioco. Implorò Sonia, dicendole di no in modo accorato, e pregandola di non insistere; l’amica invece di comprenderla, la derise prendendola simpaticamente per l’orecchio, e le rispose amorevolmente: “Ma è solo un gioco! …non devi pensare che faccia sul serio, è solo un gioco”. Poco importava, che lei le ...
... botte le avesse prese per davvero, e che Sonia fosse stata tra le prime a rendersene conto durante la sua festa per i quattordici anni; adesso era proprio la sua amica a trascinarla in quel baratro di vergogna e di imbarazzo, qualcosa che per nessuna ragione al mondo lei avrebbe voluto provare di nuovo. Sperò per un istante, che tutto quanto potesse finire lì senza alcuna conseguenza; in fondo diverse amiche stavano ancora ballando, ed il volume della musica era piuttosto alto. Sonia era tornata verso l’ingresso della sala, ed Hélène fingeva adesso di non guardarla. Poi apparentemente quella sparì, così come Vincent con il suo amico, lasciando André da solo con il suo bicchiere di champagne in mano. Di punto in bianco all’improvviso, nel bel mezzo di una canzone piuttosto scatenata che era assai di moda in quel periodo, il volume della musica si abbassò: Hélène trasalì. Una sontuosa torta a due piani, di panna montata e delicatissimo cioccolato finemente decorato, fece il suo ingresso nella sala. Il Saint Honoré con le diciotto candeline di Rue Courtois era stato nient’altro che un semplice dessert per brindare coi parenti più anziani; la signora Dominique aveva raggiunto il locale della festa insieme alla sorellina Bianca, facendo così un’inaspettata e graditissima sorpresa ad Hélène: lo stupido gioco voluto da Sonia e da André non si sarebbe mai potuto svolgere in loro presenza. Trascorse un’altra ora in cui tutti quanti bevevano e parlavano ad alta voce, scattando ...