Diario di Hélène - Le ossessioni
Data: 17/07/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Tue Racconti
Autore: helene89@mail.com, Fonte: RaccontiErotici-Club
... ragazzo eiaculava copiosamente contro il muro sporco. Per un minuto intero lo vide schizzare senza contenersi, in modo esagerato e nervoso; finché, con fare alquanto sbrigativo, egli non le intimò di ricoprirsi.
Aveva goduto come un animale fottendola nella cantina delle biciclette: nessuno dei due a partire da quel momento, lo avrebbe mai più dimenticato.
Quinto episodio
Hélène si fissava nello specchio con i capelli lisci e scuri ben pettinati.
Guardò la propria mano e vide il piccolo anello che Bernard le aveva appena regalato; non doveva essere un oggetto di grande valore, ma le piaceva il fatto di tenerlo addosso: la faceva sentire adulta e matura, come una donna.
Hélène aveva ventun anni e mezzo, un’età in cui una ragazzina si illude di avere già imparato tutto. Sua madre aveva notato l’anello ed aveva iniziato a stordirla con le sue paturnie: provando a capire da lei, se ella avesse già per caso compiuto il fatto irreparabile. La timida figliola le aveva lasciato intendere di no, ma era del tutto evidente come andasse mentendo. Lo avevano già fatto ben due volte.
In quel periodo Hélène frequentava la facoltà di Letteratura a Liegi; dopo il fallimento della sua precedente esperienza di studio in Italia, aveva finalmente trovato la sua vocazione, ed anelava adesso a poter divenire una scrittrice. Da bambina aveva sognato di diventare una ballerina, una cantante, poi una pittrice, ed infine persino un’affermata avvocatessa; forse solamente questa volta, la ...
... direzione che la ragazzotta aveva intrapreso, sembrava essere quella giusta.
Hélène si fissava nello specchio, mentre sua madre di lato la catechizzava: aveva due piccoli occhietti neri ed una voce piuttosto anonima, con la quale ella replicava sempre in modo sommesso, con poche e superficiali parole di circostanza; il resto lo faceva il suo corpo burroso e rotondo, di cui la ragazzotta ancor oggi si vergognava.
Quel corpo era già stato abbondantemente usato e violato, durante il breve periodo trascorso dalla sciagurata Hélène in Italia; in modo vario e da certi personaggi tutt’altro che garbati o ineccepibili; sarebbe rimasto per molti anni, alla stregua di un suo vergognosissimo ed inconfessabile segreto.
Adesso era arrivato per lei, il tempo dell’amore; il suo Bernard le aveva anche scritto una breve dedica, recapitata assieme all’anello, in cui la lodava per averlo iniziato al sesso; lo faceva con parole semplici e non del tutto discrete.
Per la mia ragazza dei sogni,
Sei tu che mi hai cercato, sono io che to ho colta. Ho trovato dentro di te il piacere, il caldo di una stanza col camino, l’umido di una cantina, in mezzo alle tue gambe. E adesso che ti ho presa, sei mia.
Grazie per esserti offerta col tuo corpo, adesso sarai mia per sempre. Con tanta voglia e passione, in questo istante ti penso e godo
Come ogni ragazzo, Bernard si masturbava spesso.
Lo faceva anche più volte al giorno, ma alla sua ragazza egli l’aveva ripetutamente negato. A lei invece, non ...