1. Diario di Hélène - Le ossessioni


    Data: 17/07/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com, Fonte: RaccontiErotici-Club

    ... bisogno: la stava castigando ed umiliando, come una bambina stupida senza cervello.
    Aprì la mensola a fatica, cercando una spazzola o qualsiasi oggetto, che avesse potuto causarle davvero quel tipo di dolore; ma presto la richiuse non trovando nulla che potesse farle del male: quel sederone le sarebbe rimasto suo malgrado tutto pallido e intonso. Si volse tuttavia una volta ancora per rimirarlo, sembrava quasi un volto triste.
    Hélène avvertì in quel momento una spinta forte dentro l’utero, un flusso caldo di liquidi che le ribolliva dentro e che piano piano, scendeva verso la vagina: non aveva alcuna idea, di cosa le stesse per accadere.
    Ma riprese a pensare a Benoît, abbandonando qualsiasi resistenza e qualsiasi tipo di vergogna: era sempre in piedi di lato, e le ordinava di guardare sé stessa dentro lo specchio, mentre egli la puniva. Le diceva di concentrarsi sul proprio volto, di osservare in quale modo ella cambiava espressione, nell’istante in cui la sua mano la batteva.
    Spalancò la bocca, e sentì la vagina schiudersi in modo penoso, qualcosa di mai provato prima d’allora: finalmente mosse la mano destra, nel tentativo di fermare quel qualcosa di assurdo, che era giunto sul punto di tracimare; le due dita più grandi si fecero strada timidamente in mezzo alla peluria completamente fradicia, e sfiorarono il luogo da cui tutto quel brivido pareva affiorare: allontanò frettolosamente la mano, e in quell’istante tutto ciò che le ribolliva dentro, prese a muoversi verso ...
    ... l’inguine in un fiume di sensazioni impossibili da descrivere; non fece in tempo a rassettarsi che già le scendeva lungo le cosce, inondandole la bianca mutandina che era rimasta sospesa di sotto.
    
    Adesso Hélène assisteva alla cerimonia con la testa completamente persa tra le nuvole; avrebbe voluto far finta di niente ma era impossibile trattenersi, quell’emozione la sovrastava e la trascinava, fino anche a bagnarla di sotto alla gonna in maniera squallida e vergognosa.
    La povera Bianca, in piedi accanto a lei con il sedere ancora mollo e dolorante, continuò a rimanere cupa e silente per tutto quanto il tempo; la mano di Benoît lei l’aveva provata per davvero, fino a pochi minuti prima: aveva preso botte da lui e non era stata per nulla affatto, un’esperienza piacevole.
    La mano sinistra di Benoît le cingeva salda la gonna, mentre Bianca non aveva nemmeno la forza di reagire; fissava il cuscino con i denti stretti dal dolore, e sobbalzava in avanti con la testa ad ogni colpo che le veniva inferto. L’uomo di sua madre le mollò uno sculaccione più forte dei precedenti, al punto che la poveretta assunse una posizione orizzontale della schiena, con il volto completamente allineato al didietro; poi fu subito battuta di nuovo, senza pietà, con una scudisciata fortissima.
    
    Ottavo episodio
    
    Sarebbe crollata poco dopo, seduta sulla tazza del bagno.
    La povera Hélène aveva oramai ineluttabilmente compreso, di non essere affatto una ragazza normale.
    Nessuna delle sue amiche si ...
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