Diario di Hélène - Le ossessioni
Data: 17/07/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Tue Racconti
Autore: helene89@mail.com, Fonte: RaccontiErotici-Club
... ascoltarli.
“Uno alla volta entravano nel bagno vero?”, riprese la sorella senza contenersi, “…e poi dalla serratura guardavano dentro… era così evidente; c’era poi anche chi, come te, s’infilava la mano lì dentro …nei pantaloni, sporcaccione”.
“Basta Bianca, non insistere” le intimò il suo compagno di liceo. “Quella volta mi sono girata di spalle e poi t’ho aperto la porta in faccia… ti ho schizzato tutto, è stato buffo quando sei tornato in classe …nessuno capiva come mai, tu fossi così pallido”. Benoît ascoltava il racconto incredulo, mentre la sua figliastra continuava a ridere, in modo esagerato e beffardo.
“Le hai visto la cosina allora?” domandò Hélène leggermente infastidita verso Bernard; era forse la prima volta da quando s’erano conosciuti, che quegli le dava una qualsivoglia ragione, per poterlo redarguire in modo serio e motivato.
“Era troppo piccola, non ho intravisto nulla lo giuro”.
“Tu eri troppo piccolo… non si notava niente nei pantaloni” replicò Bianca disponendosi le mani sugli occhi, come a voler scimmiottare il gesto di un binocolo.
“Zitta stupida!”.
“Devi fare qualcosa per lei… devi fermarla, non si controlla… la senti, cosa va dicendo?” sussurrò la signora Dominique nell’orecchio del suo compagno, con aria trafelata e preoccupata. Li aveva ascoltati anche lei, mentre era in piedi nel corridoio. “Intendi qui …proprio davanti a tutti loro?” rispose lui a bassissima voce, alludendo chiaramente ad una possibile paternale alla figliastra, in modo ...
... pubblico.
“Falli uscire, mandali di là nel salone…”.
Le risate idiote di Bianca furono interrotte bruscamente dall’ingresso nella veranda di Benoît: “Credo proprio che sia il caso di smetterla adesso… Hélène e Bernard, vi spiacerebbe lasciarci un attimo da soli?”; un’aria scura scese repentinamente su tutti loro, si capiva benissimo come quel gioco avesse tracimato oltre il limite di ogni ragionevolezza. La signora Dominique attese che i due fidanzatini uscissero dalla veranda spostandosi nel salone, prima di serrare la porta in vetro satinato alle proprie spalle con una mossa secca e decisa. C’erano tantissimi ceffoni, nell’aria, per la sua scelleratissima figliola sempre in cerca di guai.
Hélène si calò stancamente nel divano del salone assieme al suo Bernard, senza parlare; il ricordo della festa di compleanno, quella delle sue quattordici candeline e della mano forte del signor Eric, diveniva per lei in quell’istante, un pensiero vivido e reale: in quel preciso luogo e su quello stesso divano, si era consumata infatti, la sua ingloriosa fine.
Terzo episodio
“Si può sapere cosa diavolo ti è successo oggi?”.
Le urla della madre si comprendevano a malapena, dal salone in cui i due fidanzatini sedevano sul divano imbarazzati; Hélène non aveva ancora superato il primo istante di grandissimo stupore e taceva fissando il vuoto, infastidita dalle rivelazioni della sorella.
Bianca parlava ad alta voce di là nella veranda, non sembrava per nulla intimidita dal fatto che ...