1. Diario di Hélène - Le ossessioni


    Data: 17/07/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com, Fonte: RaccontiErotici-Club

    ... sua madre e Benoît, avevano deciso di trattenerla lì da sola; Hélène poteva udire quel lungo sproloquio e riconoscervi svariate volte, a stento il proprio nome, pronunciato sempre con protervia e rabbia.
    “Cosa le faranno?” le domandò Bernard senza girare gli occhi; “Adesso lo vedi” rispose la ragazzotta col capo chino.
    La nenia di Bianca veniva ora più spesso interrotta dalla madre, in un alterco sempre più serrato e rabbioso; ad un certo punto si udì la signora Dominique alzare la voce di nuovo, scandendo le parole fino a concludere la propria frase con un plateale e sonoro “stupida”.
    Per qualche strana ragione Bianca parve tacitarsi, mentre all’improvviso si prese a udire la voce profondissima di Benoît, con poche e brevi sillabe, ben ponderate e decise. Poi tutto tacque per un istante ed i due fidanzatini si guardarono in volto, visibilmente ansiosi e leggermente preoccupati.
    
    Una buona punizione deve avvenire subito, nell’immediata sequela del comportamento errato, e nel suo luogo, per poter essere utile
    
    Si udì finalmente dalla veranda, il suono fragoroso di uno sculaccione, seguito da un timido vagito di bambina.
    Si udì nuovamente la voce di Benoît, per un solo istante; e di nuovo lo stesso identico schiocco, ancor più forte e preciso.
    Poi presero a susseguirsi tantissimi botti sordi, rovesciati da Benoît senza alcuna sosta, sul retro della gonna della ragazzina, costretta sulla poltrona in posizione girata.
    La madre era in piedi di lato e la redarguiva di ...
    ... continuo, mentre Benoît la tratteneva per i fianchi. Gli scapaccioni si alternavano alla voce secca e stridula della signora Houllier.
    
    Sta succendendo proprio come era successo a te Hélène: le stanno facendo il sederone tutto rosso come un melone, per castigo
    
    Il melone rosso caldo era la poco simpatica locuzione, adoperata spesso dal precedente uomo di sua madre, quando intendeva minacciarla o anche semplicemente redarguirla; l’aveva adoperata con lei svariate volte.
    Hélène stringeva le mani e vibrava penosamente ad ogni schiocco che udiva provenire dalla veranda: era emozionata in modo del tutto vergognoso ed inopinato; ad un certo punto, in preda ad una strana ed assurda forma di trasporto, afferrò la mano di Bernard; e se la trascinò sulla gonna, precisamente sopra il grembo tutto morbido e rotondo.
    Nel frattempo, Bianca aveva preso a mugolare e a piangere in modo insistito e triste; i due fidanzatini non potevano immaginare, come gli schiocchi più fragorosi dipendessero dal semplice fatto, che Benoît le avesse adesso inaspettatamente sollevata tutta la gonna. Scoprendo un piccolo paio di ridicole mutandine, di colore viola; era stato a quel punto costretto ad abbassarle, lasciandole sospese in mezzo all’inguine, dal momento che erano completamente larghe e sbracate: del tutto scomode per poterla battere.
    La mano di Bernard si era infilata in mezzo alle cosce di Hélène, rivelando come lei fosse bagnata di sotto, al punto da poterne avvertirne l’umore al semplice ...
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