1. Diario di Hélène - Le ossessioni


    Data: 17/07/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com, Fonte: RaccontiErotici-Club

    ... ragione, anch’egli decise di replicare provocandola in un modo altrettanto scherzoso, urlandole alle spalle: “Tu intanto scappa… che non appena ti raggiungo, sono sculaccioni”.
    Hélène adesso correva trattenendo il fiato, aveva smesso persino di pensare. Bernard non sapeva ancora nulla di lei e dei suoi trascorsi, ma l’aveva saputa provocare nella maniera che lei non avrebbe nemmeno potuto lontanamente immaginare. Non si era nemmeno resa conto, di quanto tempo era già passato, il sole caldo era ancora alto nel cielo e lui adesso l’affiancava, scortandola in modo gentile.
    Discesero la rampa che portava giù verso la rimessa, con Hélène che era completamente sudata; Bernard la precedeva dentro quel luogo pieno di penombra, dove si intravedeva unicamente la luce proveniente da alcune piccole finestre, aperte in cima all’altezza del livello della strada.
    Un leggero alone di timidezza lo tratteneva ancora, mentre egli infilava l’elegante bicicletta del padre con la ruota dentro alla propria rastrelliera; Hélène nel frattempo non parlava, aveva il cuore che le batteva forte nel petto, mentre attendeva il proprio turno, in piedi con il manubrio della bicicletta che ella aveva montato, ben saldo tra le mani.
    Sono sculaccioni.
    Bernard non aveva chiaramente modo di dare seguito a quella ridicola minaccia nei confronti di lei; la ragazzotta intanto taceva con il ventre che le tremava.
    I loro occhi si incrociarono inevitabilmente, mentre adesso entrambi tenevano le mani sul manubrio ...
    ... della sua bici; quest’ultima cadde in terra scivolando rovinosamente di lato, proprio mentre Bernard improvvidamente si girava per allungare le mani verso i suoi seni, sorprendendola.
    “Cosa mi fai …sei …sei impazzito…” sussurrò Hélène senza rendersi conto dell’inutile senso delle proprie parole. “Non lo vuoi anche tu? È tutto il tempo oggi che mi mostri il sedere …e adesso non lo vuoi?”.
    Non l’aveva mai approcciata in quel modo fino ad allora, e la ragazzotta non riuscì pertanto a trattenere un lieve cenno di paura, mentre lui fissandola negli occhi le infilava una mano dentro l’elastico della tuta; le aveva già afferrato uno dei due glutei di sotto, freddi e rigonfi, e lo stringeva.
    Con l’altra mano la uncinò in mezzo alle cosce sul davanti, ed Hélène a quel punto fu quasi costretta a piegarsi, facendo in modo che Bernard potesse agevolmente farla ruotare muovendole i fianchi. L’aveva già praticamente soggiogata.
    “È tutto il tempo oggi…” ripeté deciso. “Oooo…”.
    La tuta le fu scesa in meno di un secondo, lasciandola incredula ed esposta contro la parete, nella penombra di quel polveroso e squallido ripostiglio; lo slippino bianco s’intravedeva a malapena, in mezzo ai due glutei enormi di lei, pallidi e ridicolmente scoperti in modo sconcio.
    Bernard fece cenno di volerla denudare, ed Hélène a quel punto sentì tutto il mondo crollarle addosso; senza voltarsi mosse la mano, fino a raggiungere a tentoni i pantaloni di lui, avvertendo l’inequivocabile massa del pene eretto, ...
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